Un patto per il bene comune, per città nuovamente vivibili e dove la diversità sia arricchimento
Diocesi di Noto e nove comuni ragusani e siracusani insieme, nel solco del sogno del "Sindaco Santo" Giorgio La Pira: città economicamente, culturalmente, socialmente e spiritualmente ricche e vitali
(15 febbraio 2019)
Diocesi di Noto e amministrazioni comunali di Avola, Ispica, Modica, Noto, Pachino, Portopalo, Pozzallo, Rosolini e Scicli insieme per sottoscrivere un patto per il bene comune nel solco del sogno del “Sindaco Santo” Giorgio La Pira per costruire città economicamente, culturalmente, socialmente e spiritualmente ricche e vitali. Sarà sottoscritto lunedì alle ore 19 al comune di Pozzallo, e la decisione è scaturita dal malessere dilagante dovuto alla grave crisi economica e sociale e dalla necessità, in un periodo in cui aumenta il rischio della frammentazione, della disgregazione sociale e della marginalità economica, di rendere più forti le istituzioni come strumenti finalizzati al bene comune. “Il futuro è percepito come minaccia – si legge in una nota – per cui è importante progettare insieme speranze, valorizzando la nostra tradizione, la nostra identità, le nostre risorse umane e la bellezza del nostro territorio. La politica è l’attività umana più alta e più nobile e la necessità di impegnarsi tutti per il diritto al pane, alla casa, al lavoro, alla salute, all’istruzione – si legge ancora – e, condividiamo con Giorgio La Pira il desiderio di costruire città vive con ospedali dove essere curati, imprese dove poter vivere dignitosamente del proprio lavoro, tribunali dove essere trattati con giustizia, case dove volersi bene, scuole dove imparare, infrastrutture per collegarsi con le altre comunità locali, nazionali e internazionali”.
Il “patto per il bene comune” è stato sottoscritto “nel pieno e assoluto rispetto delle autonomie, della laicità delle istituzioni e delle prerogative che la legge attribuisce a ciascuno, nel rispetto della missione della Chiesa Universale e della Chiesa di Noto”. In base a questo accordo, i sottoscrittori (sindaci e Vescovo) si impegnano a “consultarsi sui temi di interesse comune per lo sviluppo del territorio, incontrandosi tutte le volte che si rendemolo per: necessario; a sviluppare tutte le sinergie possibili che consentono di ottimizzare risorse e di migliorare i servizi di interesse collettivo ad un rapporto di reciproca solidarietà e di essere ciascuno a fianco dell’altro su temi di interesse prioritari delle singole città; realizzare partenariati per partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei per intercettare risorse per investimenti utili per il territorio; portare avanti azioni di vertenzialità, qualora si rendesse necessario, con le istituzioni regionali e nazionali per evitare ogni impoverimento dei servizi collettivi e/o potenziare quelli esistenti; verificare e trovare una mediazione e una sintesi laddove alcuni interessi tra le città dovessero confliggere; collaborare anche mettendo a disposizioni immobili, risorse economiche e risorse umane per la realizzazione di servizi educativi, sociali, culturali, turistiche che sono attualmente assenti nei territori o che presentano caratteristiche di innovazione”.
I sottoscrittori, inoltre, concordano di dare priorità ad una comune azione di vigilanza e stimolo per il completamento dell’autostrada nel tratto Rosolini-Modica e del porto di Pozzallo, la salvaguardia e valorizzazione della fascia costiera, la realizzazione del parco Unesco del Val di Noto per la valorizzazione dei beni culturali, naturalistici, enogastronomici del territorio, la promozione dell’agricoltura “multifunzionale” voluta dalla Unione Europea, e di eventi culturali e artistici in una ottica di promozione e di marketing territoriale comune, per mettere al centro dell’agenda il recupero dei centri storici, ricreando una dimensione comunitaria attorno alle piazze storiche e collaborando per la pulizia delle città. Si intende, inoltre, favorire le azioni di integrazione tra le culture e le religioni, creando un modello di convivenza pacifico dove ogni diversità possa essere un dono e non un problema, sostenendo progetti di alleanza tra Chiesa, Scuola, Famiglie e volontari e collaborando per la realizzazione di poli formativi di qualità in collaborazione con le istituzioni scolastiche, le imprese e il CUMO. Infine, le amministrazione comunale e la Diocesi si impegnano a preparare e a sottoscrivere patti comunali per il bene comune, previo confronto tra le parti, dove saranno analizzate le le specificità e i bisogni delle comunità locali su cui poter attivare forme di collaborazione .