Alla scoperta del CAS, Russo: “Così noi cittadini contribuiamo alla bellezza di Siracusa”
Intervista al commerciante siracusano Salvatore Russo, che ha ideato il Comitato Attivisti Siracusani. Dalla differenziata al decoro urbano, dalle buche alla lotta di genere: sono davvero tanti gli ambiti nei quali i volontari si muovono
(7 febbraio 2018)
Tappare buche sull’asfalto, segnalare erbacce, la presenza di barriere architettoniche e marciapiedi pericolosi, tombini mancanti, pali spenti e tutta una serie di criticità su cui intervenire per rendere più vivibile la città. A rigor di logica, azioni delegate storicamente all’amministrazione cittadina ma che a Siracusa, dal 2013 ad oggi, sono state “prese in carico” dai “Volontari civici” del CAS (Comitato Attivisti Siracusani), un sodalizio ideato e promosso dal commerciante siracusano Salvatore Russo.
Spesso si dice che i siracusani sappiano solo lamentarsi, ma quanto messo in opera dai volontari del CAS sembra davvero smentire questo detto. “Siamo un gruppo di persone che si sbracciano per risolvere dei problemi – risponde con semplicità Russo – e la nostra prima iniziativa è stata quella di pulire la fontana del parco di piazza Adda, per poi chiedere al comune di riattivarla. L’Ente motivava, infatti, la mancata apertura a causa della sporcizia e, a sua volta, il gestore non la puliva perché non era attiva. A quel punto, ci siamo armati di pala, scopa e secchi l’abbiamo svuotata e pulita a specchio. Ha funzionato per 3 anni, e adesso è spenta nuovamente perché il comune non ha i soldi per la manutenzione. Stiamo cercando una soluzione. Il CAS nasce dal fatto che alcuni cittadini vogliono FARE le cose, risolvere le problematiche senza troppe parole ma praticamente”.
I volontari del CAS gestiscono, su Facebook, la pagina indipendente Raccolta Differenziata Siracusa, tramite la quale danno consigli, suggerimenti e risposte ai cittadini. “In pratica – spiega Russo – ci sostituiamo al comune e al gestore, che non fanno una campagna informativa adeguata”. Nel loro raggio d’azione c’è anche il volontariato sociale, attraverso la segnalazione e la ricerca di soluzioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Gestiscono la pagina Facebook Segnala l’erbaccia Siracusa, accendendo i riflettori sui luoghi dove bisogna decespugliare e, in caso di mancato intervento del gestore, intervengono anche autofinanziandosi. Sul fronte stradale il CAS è referente a Siracusa dell’associazione nazionale TAPPAMI. “Abbiamo studiato un protocollo con il Comune di Siracusa – spiega ancora Russo – che ci ha autorizzati a mettere in sicurezza le buche stradali, senza prendere un euro pubblico, ci autofinanziamo o ci regalano il bitume di qualità le aziende produttrici. In questo senso abbiamo dei rapporti “collaborativi” con l’Amministrazione comunale, quotidianamente ci interfacciamo con uno o più assessori o dirigenti per affrontare le varie problematiche. Nel tempo abbiamo presentato diversi progetti che adesso svilupperemo su larga scala, uno su tutti l’Archimede in Movimento, un contenitore socio culturale dove diamo spazio alle altre associazioni e band musicali siracusane di potersi esibire. Presto chiederemo al comune di aiutarci, con costi esigui. Sin qui abbiamo fatto tutto con le nostre forze, adesso, anche in virtù del fatto che ci siamo costituti in associazione vogliamo espanderci sempre più per migliorare la nostra città”.
E i rapporti con la cittadinanza come sono? “Molti cittadini si lamentano su Facebook, alcuni vengono con noi a mettere in sicurezza le buche, pochissimi fanno donazioni. Molti si lamentano di pagare la TARI più alta d’Italia (o almeno tra le più alte) e vorrebbero, legittimamente, che tutto funzioni e che tutte le strade siano rifatte con le nostre tasse. Indubbiamente se tutti pagassero pagheremmo meno. Inoltre c’è da dire che molto cittadini sono disinteressati ma noi non demordiamo. Alcuni ci accusano di prendere soldi pubblici per le nostre iniziative, chiaramente si tratta di calunnie per fuorviare la nostra vera missione, quella di risolvere i problemi della nostra città. Pensiamo che sia arrivato il momento di estendere le nostre iniziative e provare a chiedere al Comune di aiutarci. Se non lo faranno continueremo il nostro volontariato civico, come prima”.
A chiudere il cerchio della nostra chiacchierata con Salvo Russo un altro tema caro ai volontari del CAS, la lotta alla violenza di genere. “Da 4 anni – racconta – organizziamo il One Billion Rising, la danza mondiale contro la violenza sulle donne e bambine in collaborazione con il Centro Antiviolenza Ipazia. Quest’anno la danza sarà eseguita giovedì 14 febbraio al Comprensivo Chindemi, venerdì 15 stiamo valutando di intitolare una panchina rossa alle vittime di femminicidio presso il Parco Robinson di Via Algeri ( di cui da un mese abbiamo la gestione in quanto abbiamo partecipato ad un bando pubblico del Comune di Siracusa), sabato 16 nella sede del Centro Antiviolenza Ipazia stiamo collaborando alla realizzazione di un evento culturale ed infine domenica 17 eseguiremo la coreografia con un flashmob al parco di Piazza Adda a Siracusa. Gli eventi sono aperti a tutti e tutte, vi aspettiamo per unirvi alla famiglia dei volontari CAS!”.
Nadia Germano Bramante