Pensioni: da oggi si possono presentare all’Inps le domande con la cosiddetta “Quota 100”
Ecco come fare, cosa cambia e cosa rimane uguale, e quali sono i requisiti sia per i lavoratori privati che per quelli del settore pubblico
(29 gennaio 2019)
Da oggi è possibile cominciare a presentare all’Inps le domande per l’anticipo della pensione con la cosiddetta Quota 100. Le domande possono essere presentate sul sito www.inps.it, nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci” oppure andando nei Patronati.
Possono farlo gli uomini che abbiano già compiuto almeno 62 anni, con 38 di contributi regolarmente versati. Per le donne sono richiesti almeno 58 anni di età e 35 di contributi.
Il provvedimento, secondo i calcoli del Governo, dovrebbe riguardare 290.000 persone nel 2019 e 680.000 nei prossimi due anni. Si potrà, comunque, continuare ad andare in pensione indipendentemente dall’età anagrafica se si hanno almeno 42 anni e 10 mesi di contributi (41 anni e 10 mesi le donne) ma è prevista comunque una finestra trimestrale.
Per i lavoratori privati è prevista una finestra trimestrale con la prima uscita ad aprile per chi ha raggiunto i requisiti alla fine del 2018.
Per quelli, invece, del settore pubblico, la prima uscita sarà il primo agosto 2019. E’ prevista poi una finestra semestrale. In questo caso, la domanda va presentata all’amministrazione almeno sei mesi prima dell’uscita, quindi, se si punta ad andare in pensione il primo agosto, bisognerà presentarla entro giovedì 31 gennaio. I lavoratori della scuola potranno uscire a settembre presentando la richiesta entro febbraio. Il Tfs verrà erogato solo al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata previsti dalla riforma Fornero, ma sarà possibile chiedere un anticipo, nel limite massimo di 30.000 euro, alle banche che aderiranno ad un accordo quadro.
In caso di accordo sindacale con il datore di lavoro, sarà possibile l’inserimento del lavoratore che raggiunga i requisiti per quota 100 entro tre anni in un fondo di solidarietà con un assegno di sostegno al reddito. Tale norma riguarda i lavoratori nati entro il 1962 e con almeno 35 anni di contributi maturati.
Il riscatto degli anni della laurea sarà possibile, infine, con un pagamento minimo, a condizione che si abbiano almeno 45 anni di età.
“La modalità di presentazione delle domande — scrive l’Inps — è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere, per la pensione quota 100, il cumulo dei periodi assicurativi. La domanda può essere presentata anche per il tramite degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’Inps o, in alternativa, utilizzando i servizi del Contact center ai numeri 803164 (gratuito da telefono fisso) o 06164164 (con tariffe da mobile)”.
Valentina Frasca