Raccolta differenziata: Legambiente boccia Ragusa e lancia un appello ai cittadini
Altrove in Sicilia le cose non vanno meglio. Il Comune di Catania, ad esempio, dovrà pagare circa 600mila euro in più all'anno per il conferimento in discarica
(18 gennaio 2019)
“Non è tutto oro quello che luccica. La cattiva qualità della raccolta differenziata rischia di vanificare gli sforzi dei ragusani”. La denuncia arriva da Legambiente Ragusa, che analizza i dati degli ultimi tre mesi del 2018 e decisamente scuote la testa, anche perché la diretta conseguenza potrebbe essere un aumento della tassa dei rifiuti per l’anno prossimo.
Legambiente punta l’indice anche contro la scarsa informazione, che “farà aumentare i costi di smaltimento, ai quali si aggiungerà la maggiore spesa per il ritiro dei rifiuti abbandonati lungo le strade soprattutto a causa della mancata distribuzione dei contenitori casa per casa nella fase iniziale dell’appalto. A causa di quest’ultima inadempienza da parte del gestore sarà impossibile applicare la tariffazione puntuale, cioè il pagamento della tassa rifiuti in base ai rifiuti differenziati. Più alta la raccolta differenziata in una famiglia e meno si paga. L’attuale sistema di pagamento, basato sulla superficie dell’abitazione, invece è iniquo e colpisce le famiglie più povere come ha dimostrato perfino una ricerca della Banca d’Italia”.
Legambiente ha quindi deciso di cominciare a segnalare al Sindaco, in quanto assessore all’Ambiente, al RUP ( il Responsabile Unico del Procedimento) e soprattutto al DEC ( il Direttore Esecuzione del Contratto ) tutte le inosservanze da parte del gestore dell’appalto rifiuti, a cominciare da tutte le difformità nell’applicazione del capitolato d’appalto fino ad oggi, ma anche altri tre aspetti: dichiarazioni false durante la gara, proposte peggiorative contenute nel progetto offerta, modifica dei documenti di gara dopo l’aggiudicazione della stessa. Irregolarità passibili di esclusione dalla gara e di nullità dell’appalto a seconda dei casi.
Legambiente invita tutti i cittadini a contribuire al controllo dell’appalto, pagato al 100% con i soldi dei cittadini ragusani, segnalando malfunzionamenti e inadempienze all’indirizzo ambiente@comune.ragusa.gov.it (e, per conoscenza, anche a legambienteragusa@gmail.com) o chiamando lo 0932/676432 ( ufficio ambiente del comune di Ragusa).
Ma altrove in Sicilia c’è da dire che le cose non stanno andando molto meglio. Il Comune di Catania, ad esempio, dovrà pagare circa 600mila euro in più all’anno per il conferimento in discarica perché non fa parte delle amministrazioni che, nel gennaio 2018, hanno raggiunto quota 65% nella raccolta differenziata. La città addirittura, si era fermata ad un un timido 9,3% che, nei mesi successivi, è sceso ancora. In tutta la provincia etnea su 58 Comuni se ne salverebbero solo 16. Il condizionale, però, è d’obbligo, perché questi enti dovranno dimostrare di essere rientrati negli standard previsti dagli obiettivi di differenziata già fissati, se non vogliono che a pagarne le conseguenze siano, come al solito, i cittadini.
Valentina Frasca