Risolto il problema del defibrillatore al Palazzetto dello Sport di Vittoria
Della manutenzione dello strumento salvavita si è fatta carico l'Avis. Sabato scorso la consegna, nel corso di una semplice cerimonia all'insegna della sensibilizzazione
(14 gennaio 2019)
Ricordate la vicenda del defibrillatore scarico da mesi al palazzetto dello sport di Vittoria? Ebbene, tutto risolto finalmente, grazie all’Avis. Sabato pomeriggio, infatti, alla presenza di alcuni dei Presidenti delle società che frequentano il Palazzetto per le loro attività, e del delegato comunale ai rapporti con le società sportive, Silvio Scavone, il Presidente dell’Avis di Vittoria, Giovanni Carbonaro, con alcuni consiglieri, ha consegnato il defibrillatore completo di batteria e placche, nel corso di una semplice cerimonia all’insegna della sensibilizzazione sul tema della prevenzione delle malattie e della donazione del sangue.
Il problema, lo ricorderete, si trascinava dal giugno scorso, nonostante fosse davvero di facile soluzione. Ma nessuno sembrava disposto a farsi carico della manutenzione dell’importantissimo strumento. Poi, un po’ per caso, Corrado Lentini, dirigente della Val d’Ippari Basket, ne ha parlato con Carbonaro durante la propria donazione di sangue, strappando senza problemi un impegno all’associazione.
“Come avevamo promesso per Natale – dice Carbonaro – ci siamo immediatamente attivati per deliberare l’acquisto di tutto l’occorrente per il buon funzionamento del defibrillatore. Stiamo parlando di locali frequentati da scuole e società sportive, parecchie decine di persone giornalmente, per cui è di fondamentale importanza avere un ausilio di emergenza funzionante a portata di mano. Ricordiamo, infatti, che in Italia ogni anno si registrano circa 60 mila decessi per morte cardiaca improvvisa, la maggior parte dei quali sono provocati dalla fibrillazione ventricolare, una grave aritmia cardiaca che si risolve solo applicando una scarica elettrica al cuore. In molti casi applicare subito il defibrillatore può davvero salvare la vita”.
Valentina Frasca