Il Portierato Sociale: così a Mineo si abbattono i pregiudizi e si recupera il valore del “vicinato”
Gli ospiti dello Sprar Vizzini aiuteranno gli anziani del quartiere di Santa Maria Maggiore a casa, negli acquisti, accompagnandoli alle visite mediche o sbrigando per loro delle piccole commissioni
(18 dicembre 2018)
Un esempio di integrazione che, a Mineo, vede protagonisti i minori non accompagnati ospiti della struttura di Via Ducezio, tramite il progetto del portierato sociale.
Lo SPRAR Vizzini Minori per il triennio 2017/2019 ha 12 posti per Minori richiedenti asilo, e il 27 settembre si è trasferito da contrada Caviglionello a via Ducezio. La vecchia struttura, che si trovava fuori dal centro abitato, non permetteva una vera interazione con la popolazione locale; oggi invece, grazie alla nuova sede, più centrale, alla positività dei volontari dell’Associazione “La città felice onlus” e alla voglia di integrazione dei richiedenti asilo, si è potuto attivare il progetto del Portierato sociale, ossia un servizio finalizzato a prestare una costante e particolare attenzione nei confronti del vicinato, degli anziani del quartiere di Santa Maria Maggiore di Mineo nello specifico, aiutandoli nei lavori di manutenzione della casa, negli acquisti al supermercato o in farmacia, accompagnandoli alle visite mediche o sbrigando per loro delle piccole commissioni.
Il progetto, presentato con un workshop presso la sala “Don Rosario Pepe” di Mineo, punta anche all’abbattimento dei pregiudizi e al crescere insieme, in comunità. Il progetto vede la presenza di un presidio dal lunedì al venerdì suddiviso in due turni dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 in Via Ducezio, oppure si può chiamare il numero 366 6918995.
Guarda il video esplicativo del progetto
Jessica Montemagno