La nuova vita dell’Oreto, il fiume dimenticato dai palermitani: il Parco Urbano sarà realtà
Per eleggerlo "luogo del cuore FAI", nel frattempo, è possibile votarlo fino al 30 novembre
(14 novembre 2018)
Vi portiamo oggi sulle rive del fiume Oreto, dimenticato dalla maggior parte dei palermitani e sul quale oggi, grazie ai social, si stanno riaccendendo le luci della ribalta. Terzo nella classifica dei luoghi del cuore FAI – Fondo Ambientale Italiano – proverà, fino al 30 novembre, a convincere i più sensibili a puntare su una sua riqualificazione.
Palermo, fra spiagge, promontori e contaminazioni artistiche, potrebbe puntare su un parco urbano con flora e fauna di tutto rispetto: dai papiri agli oleandri, dagli aironi rossi ai martin pescatore. E il progetto è proprio questo: creare un parco urbano e riqualificare un fiume che, a monte, presenta acque limpide, ma che, a valle, subisce l’inquinamento di scarichi e detriti abbandonati lungo il suo corso, come documentato per mesi da Igor D’India, videomaker e documentarista, che ha fatto della rivitalizzazione di questo fiume una sua battaglia personale. “Quarant’anni di cattive abitudini dei cittadini, unite al controllo inesistente del territorio da parte delle autorità preposte, hanno reso, in particolare, la parte bassa del fiume simile ad una fogna a cielo aperto” diceva qualche tempo fa. Oggi, però, Igor festeggia la firma da parte dei comuni di Altofonte, Monreale e Palermo del primo contratto di fiume della storia, forma giuridica inedita che è una dichiarazione di mutua collaborazione che presto, si spera, produrrà atti concreti.
Così, abbandonato e violato, il fiume Oreto attira la sensibilità di molti, anche e soprattutto di grandi professionisti come il professore emerito dell’Università di Vienna, Florin Florineth, il numero uno al mondo per il recupero di corsi d’acqua e bacini idrografici. Florineth, gratuitamente, ha offerto la sua consulenza sul posto, e insieme all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Toto Cordaro ha percorso le rive del fiume. “Vorrei venire fra un anno e vedere già qualche lavoro, qualche intervento – ha detto Florineth – sosterremo la politica e gli attivisti per ridare vita al fiume Oreto”.
Sono e saranno tanti gli attori protagonisti di questa vicenda. Da un lato la politica, che dovrà trovare i soldi per gli interventi; dall’altro i professionisti come Florineth, che indicheranno come agire. Nel mezzo l’associazione Salviamo l’Oreto, che, da molto tempo, si spende per il rilancio di tutto il bacino e che oggi sorride, perché con o senza la vittoria della nona edizione del concorso dei Luoghi del Cuore FAI, il parco si farà.
Volete cambiare anche voi il destino dei luoghi che amiamo? C’è tempo fino al 30 novembre per votare per il fiume Oreto, cliccando su questo link: https://www.fondoambiente.it/luoghi/fiume-oreto?ldc
Gualtiero Sanfilippo