Dissesto, agricoltura e turismo, lavori pubblici e rifiuti: il sindaco Pierenzo Muraglie ci racconta la sua Ispica
Un comune di 16mila abitanti, votato all’agricoltura e premiato col marchio IGP per le sue produzioni di qualità legate principalmente alla carota novella. E’ Ispica, l’antica Spaccaforno, che da tre anni è guidata dal Sindaco Pierenzo Muraglie. Lo abbiamo incontrato all’interno dello splendido Palazzo Bruno di Belmonte, che, al termine di un lungo restauro, dal 2014 ospita il Comune, e con lui abbiamo trattato molte questioni che riguardano la città, a partire dai rifiuti e dalla raccolta differenziata. Ispica la fa dal 2010, ma nelle ultime settimane ha subito una piccola rivoluzione: è cambiata la ditta, dalla Dusty si è passati alla Tech, ed è stato modificato il calendario. Si sta lavorando al progetto per la videosorveglianza, per contrastare il proliferare delle discariche abusive, e nelle zone nelle quali non si può arrivare col porta a porta in queste ore sono state posizionate, in via del tutto sperimentale, le isole ecologiche mobili. L’obiettivo? La logica “Rifiuti zero” per tutelare l’ambiente e abbassare le tasse. (I DETTAGLI NELLA PRIMA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA)
Delicata almeno quanto la situazione dei rifiuti è quella delle finanze. In stato di dissesto dal 2013, negli ultimi 5 anni si è cercato, dunque, solo di garantire i servizi essenziali e di sanare le casse del Municipio. Di recente, è stato approvato il bilancio di previsione per l’anno 2018, e quindi è stato evitato il commissariamento, ma molti creditori non hanno accettato le proposte avanzate dall’ente per addivenire ad un accordo, e restano debiti da pagare ancora per più di 15 milioni. Di una cosa, però, questa amministrazione va fiera: non è stato contratto un solo mutuo e, tra mille difficoltà, sono stati finora tutelati 40 posti di lavoro. (I DETTAGLI NELLA SECONDA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA)
Capitolo lavori pubblici e manutenzioni. Sono tanti gli interventi in itinere o che stanno per partire: dall’allargamento della SS 115 a via della Pittura, dal ripristino per la recinzione del monumento ai caduti di piazza dell’Unità d’Italia, dando seguito ad una richiesta partita dagli anziani, per i quali quel monumento ha un fortissimo valore simbolico, a via Socrate e alla zona 167, fino alle bambinopoli, all’illuminazione di via Sulla e alle aree verdi. Inoltre, il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, Salvatore Piazza, ha ricevuto i sindaci di Ispica e Pozzallo per metterli a conoscenza del progetto definitivo per la messa in sicurezza dell’intersezione tra la s.p. 67 Pozzallo-Marza e la s.p. 121 Recupero-Santa Ma del Focallo, una delle opere finanziate dalla Regione siciliana con i fondi del “Patto per il Sud’ per i quali sono stati destinati all’ex provincia di Ragusa,complessivamente, 4.5 milioni di euro. (I DETTAGLI NELLA TERZA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA)
Dai lavori pubblici dipende anche la messa in sicurezza delle zone che, puntualmente, ogni volta che arriva un’ondata di maltempo, si allagano e mettono a rischio anche l’incolumità dei cittadini. Le esondazioni fanno finire sott’acqua aziende e strade e il canale del consorzio di bonifica è una spada di Damocle. Il sindaco Muraglie ha azzardato una prima stima dei danni degli ultimi giorni, elencando le aree nelle quali è necessario intervenire, e ha poi annunciato l’inizio di lavori molto importanti, finanziati con 200mila euro di fondi regionali e comunicati nel corso di una riunione tenutasi presso gli Uffici del Genio Civile di Ragusa. Gli interventi si concentreranno principalmente sui corsi d’acqua denominati Favara e Cava d’Ispica, Salvia, Sulla e sul canale acque basse, ma riguarderanno anche gli attraversamenti Bufali, Miucia, Muni, Pasquarelli A, B, C, D ed E. (I DETTAGLI NELLA QUARTA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA)
Ispica, come ricordato all’inizio, è un comune a forte vocazione agricola e, in maniera molto lungimirante, nel 2006 ha dato inizio all’iter che, nel gennaio 2011, l’ha portato ad ottenere il marchio IGP. Così ha protetto l’unicità del suo prodotto principe, la carota novella, e così sembra quasi non risentire, o comunque risentire meno, della crisi che imperversa, invece, in altre zone della Sicilia e della stessa provincia. Ma Ispica non è solo carota, è anche il sesamo, oggi riconosciuto presidio Slow Food, noto per il suo caratteristico colore ambrato scuro che ricorda le sabbie del litorale ispicese. Quello stesso litorale premiato dalla Bandiera Blu e da quella Verde, da tutelare e far vivere tutto l’anno se si vuole vivere, oltre che di agricoltura. anche di turismo. (I DETTAGLI NELL’ULTIMA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA)
Valentina Frasca