Verso la Costituente, attraverso lo Statuto siciliano
Presentato all’Assemblea regionale siciliana il nuovo movimento politico. Tra i protagonisti l’ex vicepresidente dell’Ars, Salvo Fleres
(18 ottobre 2018)
Sicilianista, ma non separatista, attento alle necessità dei siciliani, ma senza intenzione di chiedere elemosine a Roma: così si presenta il movimento che nascerà sabato durante un’assemblea in programma a Pergusa, dove si darà un nome nel quale gli iscritti possano riconoscersi.
Per il momento, Salvo Fleres, Salvatore Grillo Morassutti, Maurizio Ballistreri, Antonio Carullo, Carmelo Rapisarda e Giacomo Terranova che, con altri, gli hanno dato vita, preferiscono porre in luce le tre strade maestre su cui il movimento si muoverà.
Responsabilità, da assumersi per gli errori del passato, che appartengano ai politici o alla cosiddetta società civile, e da cui imparare per ripartire. Risorse, quelle che ci sono, e sono tante, in ogni ambito, abbastanza da essere utilizzate al meglio dai nostri giovani e dalle professionalità presenti sul territorio siciliano. Perequazione tra la Sicilia e il resto del Paese, “non vogliamo più degli altri – spiegano i fondatori – vogliamo, per esempio, lo stesso numero di chilometri di autostrade in relazione alla popolazione che già esistono in una qualsiasi altra regione italiana”.
Base di partenza per il lavoro di questo movimento sicilianista che intende rispondere ai siciliani, al netto delle appartenenze e delle ideologie di ciascuno, sarà lo Statuto, rivisitato alla luce dello scenario sociale e politico diverso da quello in cui nacque.
Spiega Salvo Fleres: “Le gabbie ideologiche ed i conseguenti ascari che, durante le varie fasi storiche, ne hanno tratto profitto, come accade sempre in casi del genere, hanno impedito a noi siciliani di usare le enormi risorse di cui disponiamo, di avere ciò che ci spetta, di collaborare tra noi, di assumerci le nostre responsabilità, permettendo ad altri di attrarre verso di sé la ricchezza del Paese. Tutto questo, ovviamente, non è accaduto per caso, né senza precise responsabilità politiche e personali di noi siciliani, perché non possiamo assolutamente ritenerci estranei alla nostra indolenza, ai nostri assurdi pregiudizi, alla trasformazione criminale dei diritti civili in concessioni, al vittimismo. Ciò premesso, credo che sia venuto il momento, abbandonando ogni comoda o malinconica ipocrisia, di prendere atto della condizione in cui ci troviamo e, senza sentirci traditori di nessun ideale legato alle nostre origini culturali, di orientarci verso un unico obiettivo: il bene comune della nostra terra, senza alcun tentennamento. Personalmente ritengo che battersi per una Sicilia migliore, che sappia usare pienamente le proprie risorse e le proprie competenze statutarie, che si comporti in maniera legale e responsabile, che ottenga un livello infrastrutturale pari a quello delle regioni del Nord, che sappia ascoltarsi e parlarsi, non credo che offenda nessuno”.
L’obiettivo, dopo Pergusa, sarà dare vita ad una classe dirigente che lavori in questa direzione.
Cristina Lombardo
Buongiorno mi fa piacere che si costituisca questo movimento, la costituente sicilianista per il bene della nostra Sicilia politico che ce un vuoto politico in questo periodo ho fatto sempre politica dietro le quinte adesso voglio scendere in campo io direttamente mi chiamo Vincenzo Minardo imprenditore Petroliferi, grazie