Il 23 ottobre Musumeci inaugurerà il nuovo ospedale (vuoto) di Ragusa

(18 ottobre 2018)

Segnatevi questa data: martedì 23 ottobre, ore 10.

Si, perché pare che la lunga telenovela dell’apertura del nuovo ospedale di Ragusa, il Giovanni Paolo II di contrada Cisternazzi, finirà quel giorno, e stavolta il nosocomio aprirà i battenti sul serio. Per l’inaugurazione è stata annunciata la presenza del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che torna così in terra iblea a pochi giorni dall’apertura del nuovo impianto di compostaggio di Cava dei Modicani.

Chissà se, date le passerelle politiche e le campagne elettorali giocate sulla “pelle” di questo presidio, (la cui apertura è stata annunciata e annullata diverse volte negli anni, fino a sfociare nel famoso “pasticcio di Aricò”, con tanto di reparti che facevano avanti e indietro, e nell’indagine della Guardia di Finanza con annesso sequestro della Procura), il Governatore non se la sentirà neanche stavolta di tagliare il nastro inaugurale, come in occasione della discarica. Di certo, c’è solo che, alla fine e dopo tanti proclami, quella che sarà inaugurata sarà una struttura vuota, perché sarebbe impossibile trasferire i reparti in meno di una settimana.

“Sono particolarmente felice –  ha commentato Musumecidi poter partecipare a un evento che la comunità ragusana attende da molto tempo. Non è un mistero che siano state enormi le criticità che hanno caratterizzato la fase di apertura della nuova struttura, e siamo davvero grati a tutte le Istituzioni coinvolte per aver reso possibile la restituzione ai cittadini di questa importante nuova infrastruttura sanitaria”. Per il governatore, inoltre, “non bastano nuove strutture se poi non esistono professionisti in grado di farle funzionare vista la carenza di organico. In questo senso, lo sforzo messo in atto da parte della Regione Siciliana è improntato a richiedere al governo nazionale un impegno rinnovato per garantire a tutte le Regioni italiane la possibilità di assumere il personale indispensabile”.

Non si sbilancia, invece, né sull’inaugurazione né sul cronoprogramma dei trasferimenti dei reparti dal Civile e dal Maria Paternò Arezzo, il manager dell’ASP di Ragusa, Salvatore Lucio Ficarra, anche se pare che ad essere smantellato per primo sarà il nosocomio di Ragusa superiore.

Il manager dell’ASP di Ragusa, Salvatore Lucio Ficarra

In riferimento all’inaugurazione, il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Fabrizio Ilardo, parla di “appuntamento storico per la città, perché finalmente sarà consegnata una struttura moderna che sarà di riferimento per l’intera provincia”. All’ondata iniziale di ottimismo, però, seguono subito i dubbi, dovuta al fatto che negli uffici della Presidenza non è ancora arrivato alcun invito ufficiale. “Non volendo pensare a un caso di scortesia istituzionale che ritengo sia lontanissimo dal garbo che, invece, da sempre contraddistingue i vertici dell’Azienda Sanitaria Provinciale – scrive Ilardo – sospetto che sia sorto, piuttosto, un altro tipo di problema. Credo che non ci sia nulla di certo in merito alla inaugurazione della struttura la quale, mi dicono, per martedì prossimo potrà vedere completate le operazioni di trasferimento solo del servizio di Farmacia e del laboratorio di analisi. Insomma, siamo ancora lontani dalla piena fruibilità dell’Ospedale Giovanni Paolo II”.

Ilardo si chiede “perché, dunque, procedere all’inaugurazione di una struttura tanto attesa, ma che ancora per qualche tempo non sarà nella piena fruibilità della cittadinanza? Ritengo sia importante che, se venisse confermata la data già annunciata in modo autorevole dal Governatore siciliano, contestualmente all’invito per una cerimonia di tale portata venisse fornito all’opinione pubblica il cronoprogramma degli ultimi adempimenti necessari a che il nuovo ospedale diventi pienamente operativo, in modo da dare ai ragusani tutte le informazioni utili per sapere come e quando la struttura sarà completamente fruibile”.

Auspica, invece, “tutta una serie di interventi per far sì che il nosocomio possa già da subito essere parzialmente operativo” il vicepresidente del Consiglio comunale di Ragusa, Maria Malfa, che poi accende i riflettori sul problema sicurezza e annuncia: “Ho già parlato con il sindaco e con l’assessore comunale alla Salute della necessità di avanzare una proposta all’Asp, affinché possa essere inserita nei plessi ospedalieri della nostra città, a maggior ragione in quello nuovo, la figura dell’agente di Pubblica Sicurezza che, con la sua presenza costante, fornirà un senso di tutela sia per l’ammalato che per gli operatori sanitari. La sicurezza è una questione che non si può tralasciare. E, su questo fronte è opportuno sollecitare l’Asp a predisporre la necessaria vigilanza, anche con istituti privati, così da assicurare – conclude – le necessarie garanzie di sicurezza a pazienti e operatori”.

Valentina Frasca

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