Arpa Sicilia, per 91 dipendenti vincitori di concorso ancora nessun lavoro
Nel 2016 hanno superato le selezioni, ma ad oggi la Regione non ha proceduto con le assunzioni
Vincitori di un regolare concorso ma non ancora assunti, e restano precari. Succede all’Arpa Sicilia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente dove 91 lavoratori nel 2016 hanno partecipato e superato le selezioni concorsuali ma, ancora oggi, la Regione siciliana non ha proceduto ad assumerli come dipendenti effettivi. A denunciarlo è Stefania Campo, deputata del Movimento 5 stelle che fa da megafono alla nota diffusa dai dipendenti dell’Arpa, in attesa di conoscere il loro futuro, e dalla Cgil siciliana. Stefania Campo ritiene “assolutamente allarmante il silenzio e la totale indifferenza in cui, in un già difficile clima occupazionale, un cospicuo numero di lavoratori (e famiglie al seguito), ad elevata professionalità, perderà il lavoro, e contestualmente verrà meno il capillare monitoraggio e controllo del territorio regionale”.
La parlamentare invita il Governo regionale a concertare un tavolo con gli attori coinvolti per salvaguardare i contratti del personale precario in forza all’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, la cui attività rischia adesso la paralisi. “Si tratta di personale reclutato tramite apposite selezioni concorsuali e utilizzato per permettere alla Regione siciliana di rispettare le disposizioni in materia ambientale stabilite da diverse direttive dell’Unione europea, e non incorrere così in procedure di infrazione comunitaria”.
Il Governo regionale, ad onor del vero, alcuni mesi fa, si era mostrato sensibile alla situazione lavorativa dell’Arpa. Era stato lo stesso assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, nell’illustrare le priorità del Governo, a puntare i riflettori proprio sull’Agenzia di Protezione Ambientale nel febbraio di quest’anno. Le sue parole non lasciavano spazio a dubbi e perplessità.
“L’Agenzia di Protezione Ambientale negli anni è stata mal gestita, infatti l’ultimo bilancio approvato è del 2015. Entro metà marzo – dice Cordaro – saremo in grado di inserire i passati bilanci, approvati, nel consolidato degli enti partecipati dalla Regione. L’ARPA deve tornare ad essere un’Agenzia strategica nella tutela del territorio allineandosi agli standard nazionali. Stiamo procedendo alla definizione di un partenariato stabile costituito da CNR, RIMED, ISMETT, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per un migliore accesso ai fondi comunitari. Siamo in trattative anche per dotare l’ARPA di una sede con sbocco a mare che funzioni anche da cittadella della scienza”.
Ma intanto ha dell’incredibile il fatto che il futuro lavorativo di 91 dipendenti, assunti con regolare concorso, sia tutt’altro che certo.
Cristina Lombardo