“Passare Otre”… il teatro per mettere all’angolo l’indifferenza nei confronti dei disturbi mentali
“Io non ho paura”, questo lo slogan che ha aperto e concluso lo spettacolo teatrale portato in scena sul “palco” del giardino dell’ex ospedale Civile di Ragusa, il gruppo teatrale del laboratorio “Si apre il sipario” del Centro Salute Mentale di Ragusa-Vittoria.
Una performance davvero divertente che ha messo alla prova gli attori, tutti utenti del Centro Salute Mentale, coordinati con la professionalità di Francesca Dell’Albani e Alessandra Pitino con la supervisione e soddisfazione del direttore del CSM, Vincenzo Cilia.
Quanto lavoro e soprattutto dedizione può esprimere uno spettacolo del genere? Tanto. Lo si capisce dai volti dei familiari e degli invitati che hanno assistito alla performance.
Giusy, Daniele, Lorenzo, Elvira, Alberto e Giuseppe sono loro che hanno reso il momento magico nella straordinaria interpretazione della loro parte e nel gioco che hanno condotto: “Caccia alle uova”, grazie alla collaborazione del laboratorio Creatività, con Ornella Puglisi.
“Io non ho paura” in questo poche parole è racchiuso un significato profondo della condizione di persone che vivono la propria esistenza, spesso, con lo stigma della loro patologia. Dietro ai loro volti, in quegli sguardi lontani, è racchiuso il desiderio di sentirsi accettati, rispettati e anche amati. Uscire dall’oscurità che li avvolge è fondamentale per intraprendere un percorso di guarigione.
Il personale del CSM, da qualche tempo, ha fatto proprio un nuovo ruolo, costruttivo, che vede il teatro come “terapia” per portare effetti positivi, a volte anche sorprendenti, su alcuni pazienti del Centro.
Dalla musica alla capacità di interagire con il pubblico presente, quindi con il mondo esterno, riescono a migliorare l’autostima e a rafforzare la propria identità. L’arte, il teatro – in questo caso -, possono migliorare la qualità della vita di queste persone.
Ecco perché “Io non ho paura”.