Ennesimo femminicidio in provincia di Ragusa: “teatro di violenza mortale contro le donne”
Scifo e Perticone:” Non si intravvedono soluzioni a questa grave piaga sociale”
(4 marzo 2023)
Riceviamo e pubblichiamo la nota della CGIL Ragusa in seguito all’omicidio della 52enne di Giarratana, Rosalba Dell’Albani.
“Ennesimo femminicidio e il territorio ibleo ancora una volta teatro di violenza mortale contro le donne. Continua la strage nel nostro Paese, di donne vittime di violenza da parte di uomini maturata in ambito familiare.
Non si intravedono purtroppo cambiamenti in questa direzione nonostante le tante parole, iniziative e manifestazioni, non c’è un minimo segnale di inversione di tendenza. E questo dovrebbe farci riflettere anche su come tutti noi affrontiamo queste tematiche a livello pubblico.
Sono già 19 le donne uccise in questi primi due mesi del 2023 e in tutti i casi si è trattato di omicidi avvenuti all’interno di contesti familiari. La violenza contro le donne deve interrogare tutti ma soprattutto gli uomini.
C’è una questione di genere al maschile che affonda le radici nel patriarcato dove si concepisce la relazione con le donne dentro l’idea del possesso. È qui che occorre incidere, in profondità, nella cultura che chiama in causa tutte le agenzie educative a partire dalla scuola. Ma oltre la violenza fisica c’è l’idea diffusa della mercificazione del corpo delle donne che attraversa trasversalmente i diversi ambiti della comunicazione non solo pubblicitaria.
La galassia dei mezzi di comunicazione tradizionali e nuovi trasmettono spesso messaggi sbagliati che alimentano l’incultura del patriarcato e del maschilismo. Che fare, per essere veramente incisivi e avviare concrete prospettive di cambiamento dei processi culturali. La scuola già a partire dalle prime classi dovrebbe essere la prima Istituzione impegnata in questo processo dove trasmettere e formare la cultura non violenta a 360 gradi e nello specifico investire verso un cambiamento del paradigma nel rapporto uomo – donna. L’educazione all’effettività rimane ancora fuori dalle nostre scuole nonostante se ne parla da anni.
La Cgil è impegnata concretamente nel contrasto alle varie forme di violenza contro le donne. Anche nei mesi scorsi abbiamo avuto modi di aiutare donne vittime di violenza spesso rese ancora più vulnerabili dalla condizione sociale con l’assenza di autonomia economica, perché c’è anche il tema della disparità e delle diseguaglianze che colpisce sempre di più le donne soprattutto in momenti di forte crisi.
Occorre partire da qui dal contrasto alla violenza degli uomini sulle donne e dalla lotta contro le disparità di genere nella consapevolezza che in questo Paese esiste un enorme problema di mentalità degli uomini.”