Auto elettriche: il futuro è nel carburo di silicio
La Regione sostiene il programma Reaction della STMicroelectronics di Catania d'intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico
Fondi per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale. Succede nello stabilimento di Catania della StMicroelectronics. Il programma si chiama Reaction e nasce dall’intesa tra il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia.
Il Governo di Nello Musumeci, qualche giorno fa, ha dato il via libera all’accordo che destina circa 23 milioni – tra fondi pubblici e privati – alle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale proposte dalla StM, in sinergia con le società Lpe e il Consorzio nazionale interuniversitario per la nanoelettronica.
“Con questo accordo – ha dichiarato il governatore Nello Musumeci – sosteniamo in Sicilia la ricerca sul carburo di silicio. Si tratta di un importante processo di innovazione che, nel mondo, è già una tendenza consolidata e che potrà avere un impatto significativo sulla competitività dell’apparato produttivo, sulla salvaguardia e l’aumento dell’occupazione nell’Isola”.
La STMicroelectronics, conosciuta anche come ST, è un’azienda italo-francese, che produce componenti elettronici a semiconduttore, nata nel 1987 come il risultato della fusione delle attività semiconduttori di SGS Microelettronica (all’epoca detenuta dalla Società Finanziaria Telefonica) e dalle attività non militari di Thomson Semiconducteurs. La società era chiamata inizialmente SGS-Thomson Microelectronics NV ed ha usato questa denominazione fino al maggio del ’98; dopo l’uscita dal capitale della Thomson SA, fu rinominata STMicroelectronics NV. Il programma Reaction prevede, tra le altre cose, la ricerca sullo sviluppo del carburo di silicio nelle auto elettriche; un materiale capace di immagazzinare 10 volte di più dell’energia del silicio, con il doppio della sua conduttività elettrica e 4 volte la sua conducibilità termica. Un semiconduttore a banda larga capace di gestire livelli molto più alti di tensione e di potenza, eliminando, in questo modo, le perdite tipiche di ogni processo di conversione da corrente continua ad alternata.
“Da qui al 2020, il carburo di silicio è destinato a rimpiazzare completamente il silicio in tutte le componenti relative alle macchine elettriche. Le grandi case automobilistiche, quindi, – continua il Presidente della Regione siciliana Nello Musumeci – non sono disposte a restare indietro. Le innovazioni possono portare a una riduzione dei costi e quindi a maggiori possibilità di mercato”.
Soddisfazione e plauso anche dall’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano: “Abbiamo deciso di sostenere il progetto di StMicroelectronics, una società che ha costruito il suo primato in Sicilia. Nei suoi laboratori a Catania, infatti, è già riuscita a internalizzare la prima fase di produzione, quella più delicata, ma soprattutto è la protagonista del più grande investimento industriale nell’alta tecnologia del Sud d’Italia e tra i più importanti a livello europeo. Il programma Reaction è una grande scommessa di sviluppo e innovazione, ma rappresenta anche un modo concreto per cambiare il segno dello storytelling sulla Sicilia, una terra che ha tutte le carte in regola per emergere e decisamente pronta a costruire il futuro”.
Cristina Lombardo