In aumento le presenze turistiche in Sicilia
Secondo i dati dell’Osservatorio di Confartigianato Sicilia l’Isola è tra le prime dieci regioni per arrivi. Boom dei Bed and breakfast
In Sicilia non si registrava un dato, così positivo, sulle presenze turistiche dal 2014. Rispetto allo scorso anno sono aumentate le presenze, così come gli arrivi nell’Isola. La parte del leone, rispetto all’accoglienza, la fanno come sempre le strutture alberghiere, ma si registra un maggiore interesse verso i B&B, che registrano nell’ultimo anno un incremento del +23,9%. A fornire questi dati è l’Osservatorio economico di Confartigianato Sicilia. Nel dettaglio le presenze turistiche raggiungono i 14,7 milioni, con un aumento del 7,3% negli ultimi dodici mesi, valore vicino al massimo storico del 2014 di 14.704.926 presenze di turisti (+1 milione sul 2016, pari a +7,3%) e il massimo storico di 4.857.542 arrivi (+449 mila sul 2016, pari al +10,2%).
“I dati sul turismo sono con il segno positivo, e questo non può che farci ben sperare per lo sviluppo economico della nostra Isola. Le presenze turistiche, con 14,7 milioni, raggiungono un valore vicino al massimo storico del 2014. Ciò significa che le imprese stanno lavorando bene – sottolinea Giuseppe Pezzati, presidente regionale di Confartigianato Sicilia – che si sta investendo sulla strada giusta. Non dobbiamo mai dimenticare che turismo significa sviluppo. La nostra Sicilia, dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, ci offre tantissimo. Se riusciamo a sfruttare bene ciò che abbiamo, riusciamo a creare economia senza inventarci nulla di impossibile”.
Nel confronto con le altre regioni d’Italia la Sicilia si attesta tra le prime dieci regioni conquistando un decimo posto nella classifica in base ai numeri di arrivi, che costituiscono il 3,9% dei turisti che hanno fatto un viaggio in Italia e al tredicesimo posto, sulla base del numero di presenze, che rappresentano il 3,5% del numero complessivo di notti trascorse dai clienti negli esercizi recettivi dislocati su tutta la penisola. Quello che viene definito tasso di turisticità raggiunge il 2,9 presenze per abitante, con una permanenza media di tre notti.
Principalmente i turisti scelgono di soggiornare negli esercizi alberghieri (un dato che raggiunge l’80,1%); di questa percentuale il 6,2% in alloggi in affitto in forma imprenditoriale, il 5,5% in bed and breakfast, il 4,1% in campeggi e villaggi turistici e il 2,9% in agriturismi.
Proprio per i B&B, rispetto allo scorso anno, si registra un incremento pari al +23,9% per gli alloggi in affitto a gestione imprenditoriale un +20,2%, per gli agriturismi +15,8% e per i campeggi e villaggi turistici +14,4%. È fuor di dubbio che ci sia stato un aumento delle presenze dei turisti stranieri conquistando un +7,3%; un dato che viene trainato dall’aumento del +9,4% dei residenti (che rappresentano il restante 50,7% del totale), ma anche, se pur in misura ridotta, dall’aumento del 5,3% dei turisti stranieri (che rappresentano il 49,3% del totale delle presenze).
“L’incremento delle presenze nei bed and breakfast, quasi il 24% – dice Andrea Di Vincenzo, segretario regionale di Confartigianato Sicilia – è per noi un dato molto importante. Ciò significa che queste strutture sono sempre più richieste e per noi è motivo di orgoglio sapere di stare lavorando nella giusta direzione. Poco più di un mese fa, infatti, abbiamo siglato un accordo con Yous Milano, per avviare la formazione in questo settore, per puntare alla qualità dell’accoglienza. E il 3 settembre prossimo partirà il primo corso di formazione gratuito per Gestori di B&B e strutture extralberghiere”.
Il Paese che, più di altri, ha scelto la nostra Isola come meta per le vacanze è la Francia: il 7,9% degli arrivi totali (in leggera crescita del +1,9% rispetto al 2016); seguono Germania (6,4% arrivi totali in Sicilia), Stati Uniti (3,7%) e Regno Unito (3,5%). Tra i 20 Paesi presi in esame, si registra un forte incremento dei turisti provenienti da Russia (+58,7%) e Polonia (+38,9%); e in misura più lieve da Paesi Bassi (+17,8%), Stati Uniti (+14,6%) e Svizzera (+10,2%).
Nella classifica delle province preferite dai turisti vince Messina con 23,8%, seconda Palermo (20,3%), Trapani (15,8%) e Catania (14,2%) in queste quattro provincie si addensa il 74,1% del totale delle presenze registrate nella regione e il 2,6% di quelle nazionali. La quota di presenza di stranieri supera il 50% a Messina (61,6%) e Palermo (57,1%).
Per finire il focus di Confartigianato ha analizzato anche i dati relativi alle attività commerciali, operanti nel settore turistico. Nell’Isola, alla fine del primo trimestre di quest’anno, le imprese sono 16.295 e rappresentano il 22,2% dell’artigianato totale. In un anno il numero di queste imprese è rimasto pressoché stabile (-0,1%).
Per quanto riguarda, invece, l’incidenza dell’artigianato nei settori a vocazione turistica sul totale artigianato troviamo ai primi posti le province di Palermo e Agrigento entrambe con una quota pari al 24,4%, seguite da Catania (22,5%) e da Caltanissetta (22,1%).
Cristina Lombardo