Biometano Pozzallo: “La politica risolva la questione”
Tato Cavallino punta nuovamente il dito contro l'ex sindaco di Modica
(31 agosto 2022 – Biometano Pozzallo: “La politica risolva la questione”)
Tato Cavallino, vice-coordinatore provinciale di Fratelli D’Italia nonché consigliere comunale a Modica e candidato alle elezioni regionali, torna sulla vicenda dell’impianto autorizzato dal Suap di Modica alla Biometano Ibleo Srl ed evidenzia le responsabilità dell’ex sindaco Abbate.
«La questione dell’impianto di biometano autorizzato dal Comune di Modica in contrada Zimmardo -Bellamagna, proprio a confine con la città di Pozzallo, deve essere affrontata e risolta dalla politica. Questa deve essere una delle priorità della Giunta che si andrà ad insediare a Palermo dopo le votazioni del prossimo 25 settembre. Le decisioni dei Giudici vanno certamente rispettate, ma quello giudiziario non è il campo su cui affrontare un problema percepito come un vero e proprio allarme da un’intera Comunità che non può e non deve essere lasciata sola in questa battaglia. Se la situazione è arrivata a questo punto – ribadisce Cavallino – è solo ed esclusivamente per responsabilità dell’ex sindaco di Modica Ignazio Abbate che ha gestito la vicenda mantenendola nell’ombra disattendendo a quello che è uno dei punti cardine per chi amministra: la concertazione. Per correttezza etica ed istituzionale, Abbate avrebbe dovuto informare il sindaco di Pozzallo su quanto stava autorizzando, cosa che invece non ha fatto.
Non solo, confermando il suo tipico atteggiamento che ne ha condizionato le due legislature, da uomo solo al comando con la presunzione di poter decidere per tutti e su tutto, si è anche preso beffa del Sovrintendente, e per la seconda volta del sindaco Ammatuna, dichiarando pubblicamente che si sarebbe impegnato per trovare un sito alternativo, cosa che non ha mai fatto perché, nei fatti, non ne ha mai avuto l’intenzione. È chiaro che lui l’impianto lo vuole e vuole realizzarlo in quel posto, altrimenti non avrebbero fatto tutto il possibile (usando la parolina magica “circa”) per far passare l’autorizzazione con procedura semplificata evitando che l’iter finisse alla Regione per ottenere la VIA.
“A queste gravi responsabilità amministrative e politiche, quindi – conclude Tato Cavallino – deve rispondere la politica stessa rispondendo alle esigenze della Comunità pozzallese. Noi non siamo contro le aziende che hanno tutto il diritto di progettare e ricercare i propri interessi e non siamo nemmeno contrari agli impianti di biometano che, anzi, sono utili e andrebbero potenziati. Siamo però contro un impianto di respiro industriale calato in un luogo di pregio paesaggistico e, soprattutto, siamo contro le scelte calate dall’alto».