Scicli – Mario Draghi scrive agli alunni del “Cataudella”
Il Presidente ha manifestato apprezzamento per un'iniziativa portata avanti degli alunni
(8 aprile 2022 – Scicli – Mario Draghi)
La proposta di legge per l’istituzione di un Marchio Etico e Sociale per le imprese, alla quale stanno lavorando gli alunni dell’Istituto Q. Cataudella di Scicli, è stata oggetto di attenzione del Presidente Mario Draghi. Con una lettera, indirizzata agli alunni, il Presidente del Consiglio ha manifestato apprezzamento per l’iniziativa invitando a “continuare a partecipare attivamente e con lo stesso entusiasmo alla vita del Paese”. Questa dinamica scuola che, da anni, ha dato prova di essere attenta alle innovazioni continua a distinguersi all’interno del panorama siciliano per il coinvolgimento degli alunni in iniziative sociali. “I nostri alunni – sottolinea il Dirigente Scolastico prof. Enzo Giannone – non sono solo consumatori di cultura ma anche produttori di idee, convinzioni, impegno sociale. La nostra scuola ha preso sul serio l’insegnamento di Educazione civica non limitandosi solo a lezioni, coordinate da docenti di discipline giuridiche ed economiche, ma ha scelto di andare oltre avviando attività di Service Learning. Unire il Service (la cittadinanza, le azioni solidali) e il Learning (l’acquisizione di competenze, sociali e didattiche), consente agli allievi di sviluppare le proprie conoscenze e competenze attraverso un servizio solidale alla comunità”.
Lettera del Presidente Draghi per il Prof Portelli
“Le nostre classi – aggiunge il prof. Franco Portelli, coordinatore del progetto di Educazione Civica – hanno scelto di lavorare alla presentazione di un progetto di legge: Istituzione del marchio etico e sociale Voto con la Spesa. Crediamo che quando acquistiamo un prodotto condividiamo una storia fatta di lavoro, di sacrifici, di amore per la terra. In troppi casi però siamo consumatori poco attenti e rischiamo di diventare complici di un sistema che sta distruggendo l’economia. Voto con la spesa vuole eliminare le distorsioni generate dall’avidità di imprenditori poco attenti all’ambiente, al rispetto delle condizioni dei lavoratori e allo sfruttamento. Si vuole contribuire a sostenere un nuovo modello di economia che privilegia la collaborazione piuttosto che la competizione, che rispetta il lavoro dell’uomo, che presta attenzione all’ambiente ed alla salute dei consumatori. Vogliamo dar vita a una comunità equa e solidale, intendendo con questo termine un insieme di persone unite non tanto da un possesso o da una proprietà ma dalla consapevolezza di contribuire alla realizzazione di un mondo migliore. L’etica rappresenta per le aziende un differenziale competitivo molto forte. Nel futuro, saranno competitive le imprese che riusciranno a far percepire al consumatore che operano seguendo princìpi etici e di buona condotta. Avranno successo quelle aziende che saranno in grado di mettere al primo posto il cuore e non gli affari. L’utile rappresenterà, in questo modo, non un fine ma la semplice conseguenza di un lavoro che produce benefici alla collettività. Il marchio Voto con la Spesa, scelto volontariamente dalle aziende che si impegnano a rispettare un preciso disciplinare, riteniamo possa diventare uno strumento importante in grado di “generare” una comunità di imprese e consumatori che, attraverso oculate scelte di produzione e di acquisto possano costruire un nuovo modello economico. Abbiamo superato abbondantemente quello che Luigi Einaudi definiva “punto critico” di non ritorno, diverso per ogni società, eppure esistente per ognuna di esse. E’ giunto il tempo di porre rimedio attraverso un’alleanza tra consumatori, piccoli produttori e commercianti onesti. L’economia è uno strumento importante per aiutare a gestire meglio le risorse affidate. Al tempo stesso però l’economia è un’attività che se per un verso può consentire, meglio di tante altre, di realizzarsi nell’aiutare gli altri, per un altro verso può essere, a ragione, considerata come un “luogo di tentazioni” in cui è facile “cadere”. L’alternativa alla competizione, allo sfruttamento, alla distruzione del lavoro, alla fine dell’agricoltura, è il consumo critico. I consumatori, quando scelgono un prodotto, hanno uno strumento potentissimo per cambiare il mondo economico. Portano con sé qualcosa di chi vive e produce con dignità: creando un ponte reale fra chi consuma e chi lavora.
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