L’assessore Sebastiano Tusa: “Trasformare i musei siciliani in luoghi di intrattenimento”
"Le strutture culturali della Sicilia devono aprirsi all'imprenditoria e ai privati"
Trasformare i musei siciliani in luoghi di intrattenimento e socializzazione, un obiettivo del quale è convinto l’assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Tusa e sul quale vuole impegnare le energie del suo assessorato.
“Le strutture museali siano un luogo di tutti, anche di intrattenimento, si può andare a visitare un museo anche per incontrare un amico, trascorrere del tempo in allegria oltre che per conoscere la storia, la cultura e le tradizioni. Dobbiamo essere capaci di creare eccellenze nell’offerta culturale e di promuovere la conoscenza dei tesori che abbiamo anche tra i nostri concittadini che spesso non conoscono quanto di bello e prezioso la Sicilia custodisce” – Tusa partecipando all’iniziativa “Pescebello Fish Tour delle Isole-speciale Tonnara“.
Favignana, Levanzo e Marettimo sono state protagoniste per tre giorni di mostre, racconti di tonnara, canti della tradizione, visite guidate, laboratori, degustazioni, cooking demo, talk show, bike tour, regate e pesca. La manifestazione è stata organizzata dal Flag (fisheries local action group) – gruppo di azione costiera (Gac) Isole di Sicilia, che punta a promuovere e rafforzare la competitività delle zone di pesca, ristrutturare e orientare le attività economiche, promuovendo pesca-turismo ed itti-turismo senza determinare un aumento dello sforzo di pesca.
“Le strutture culturali della Sicilia devono aprirsi all’imprenditoria e ai privati – ha aggiunto Tusa -. In futuro questi spazi devono continuare a vivere non soltanto con le risorse pubbliche ma dobbiamo favorire il collegamento con il mondo dei privati“.
Al centro degli incontri le tonnare, nuove frontiere del “food business”, di cultura e turismo legati ai beni culturali, al mare e all’economia del mare.
A partire dal 2016 gli ultimi “tonnaroti“, circa 20 operatori, hanno lavorato e rimesso in mare le reti della tonnara, sistemato il naviglio di pertinenza e altre attività finalizzate alla pesca del tonno in tonnara secondo la tradizione locale. “La tonnara è un luogo di civilta’ e di cultura – ha affermato il dirigente generale della Pesca, Dario Cartabellotta – abbiamo avviato un percorso che deve portare alla formula di un’economia virtuosa, perché se il tonno viene pescato nei nostri mari, lavorato nella nostra tonnara e cucinato nel nostro territorio certamente avremo arricchito un po’ di più l’economia di questi splendidi luoghi“. (G.C.)