Green pass, l’ultimatum della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani
Andreoli: "i datori di lavoro non potranno licenziare, ma esclusivamente sospendere una sola volta i lavoratori che rifiuteranno il trattamento sanitario obbligatorio"
(12 ottobre 2021 – Green pass – autisti autotrasportatori)
A pochi giorni dall’introduzione del vincolo, per i lavoratori privati di tutte le categorie professionali, del green pass, arriva forte l’ultimatum alle Istituzioni centrali da parte della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani L.A.A.I.S. “Il diritto non è un optional – spiega la Presidente della L.A.A.I.S. Tania Andreoli – e si ricordi che sia lo Statuto dei Lavoratori, già ampiamente violentato dal Governo Renzi, così come l’art. 32 della Costituzione e l’art. 279 del Testo Unico sulla Sicurezza negli ambienti di lavoro (D. Lgs. nr. 81/2008) non consentono restrizioni alla sfera personale del lavoratore a prescindere dalla salute pubblica”.
In un’epoca in cui il diritto è disconosciuto e si ignora che la massima sicurezza possibile deve essere necessariamente ancorata a dati scientifici certi, a tutt’oggi non disponibili, il datore di lavoro non può concedersi il lusso di considerare inadempimento del lavoratore l’oggettivo impedimento alla prestazione.
Prosegue Andreoli: “premesso che non si comprendano le ragioni per cui i dipendenti pubblici siano un’élite alla quale è consentita la semplice autocertificazione, il datore di lavoro può risolvere il contratto solo quando non sia più rinvenibile un apprezzabile interesse all’adempimento parziale dell’altra parte”.
“Noi non possiamo tollerare che già da ora – afferma il Vice Presidente della L.A.A.I.S. Giuseppe Neri – gli autisti e gli autotrasportatori vengano additati come responsabili di mancate consegne se dal 15 ottobre molti operatori della categoria si asterranno dal lavoro. L’unico responsabile è lo Stato, che purtroppo sta ignorando giurisprudenza ed esigenze dei lavoratori. Noi vogliamo assolutamente aprire un tavolo di concertazione prima che la situazione si trasformi in una bomba ad orologeria”.
Anche l’Avv. Luca Di Carlo interviene a supporto della L.A.A.I.S. dichiarando: “La giurisprudenza opera un bilanciamento tra l’interesse del datore di lavoro alla cessazione e quello del lavoratore alla conservazione del posto di lavoro. La recentissima sentenza della Corte Costituzionale polacca ha dimostrato che nessuna fonte normativa comunitaria peggiorativa può derogare alle Costituzioni nazionali”.
“Attiveremo tutte le azioni necessarie per tutelare i nostri aderenti – conclude Andreoli – invitando già autisti ed autotrasportatori a non sottoscrivere alcun documento ai datori di lavoro, i quali non potranno licenziare né per giusta causa né per giustificato motivo soggettivo, ma esclusivamente sospendere una sola volta i lavoratori che rifiuteranno il trattamento sanitario obbligatorio. Il diritto non è una mercanzia e noi saremo a fianco di una categoria già tanto martoriata e che improvvisamente è diventata di interesse di troppi faccendieri senza scrupoli!”