Autisti, “troppa merce non parte: in alcuni casi il gestionale del Ministero non legge il green pass”
Ancora una denuncia della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani
Arriva forte la denuncia della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., dopo i fatti occorsi al Terminal portuale di Civitavecchia dove ad alcuni autisti siciliani è stato interdetto l’imbarco per motivazioni legate al Covid 19.
“E’ assolutamente vergognoso che noti armatori, che fatturano prevalentemente grazie alle scuderie del settore dell’autotrasporto”, afferma la Presidenza di L.A.A.I.S., “commettano abusi a danno degli autisti e degli autotrasportatori, addirittura interdicendo loro di salire a bordo delle loro navi, ponendo in essere un’interruzione di pubblico servizio.”
Quello che sta accadendo in questi giorni è veramente assurdo, nella misura in cui autisti ed autotrasportatori non vaccinati, così come muniti di regolare certificazione verde, non riconosciuta dal software gestionale del Ministero della Salute, restano a terra con i carichi di merce da consegnare.
“Alcuni dei nostri associati si sono visti rifiutare l’imbarco a Civitavecchia”, spiega il Vice Presidente della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani, L.A.A.I.S., GIUSEPPE NERI, “semplicemente perché non veniva letto il QR code, mentre altri non erano vaccinati.”
“Ricordiamo che quello che accade in Italia a danno della categoria è una riserva indiana, in quanto la Raccomandazione nr. 2243/2020 della Commissione Trasporti Europea, così come il Regolamento nr. 953/2021, esonerano i c.d. viaggiatori professionali, in particolare gli autisti, da restrizioni anti-Covid di ogni genere.”
“Se pensiamo che questi autisti sono stati costretti a rinunciare all’imbarco, per proseguire via terra, con un danno economico rilevante anche a danno dell’azienda”, conclude NERI, “la dice lunga sul trattamento che ci viene riservato, nonostante l’importante ruolo che ricopriamo.”