La discriminazione – Senza mascherine: “i soliti autisti Siciliani”
La denuncia della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani
(20 agosto 2021)
La società italiana, al tempo del Covid, appare ulteriormente frammentata e divisa e stanno
tristemente riemergendo “antiche” diatribe tra Nord e Sud, apparentemente insignificanti, ma in
realtà significative della discriminazione a danno da chi proviene geograficamente da Sud e Isole.
“La frustrazione del momento non può essere riversata su categorie di lavoratori, come gli autisti
in generale, in particolare quelli siciliani e sardi, ma anche meridionali, costretti a percorrere
mezza penisola per assicurare a tutta la nazione benessere ed approvvigionamenti continui”,
afferma TANIA ANDREOLI, Presidente della Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti
Siciliani, L.A.A.I.S., “Quanto accaduto nell’Hub logistico di una nota multinazionale estera, in
quel di Milano, è semplicemente vergognoso. Mentre tutti gli operatori aziendali erano sprovvisti di
mascherina, un’arrogante impiegata entrava in conflitto con alcuni autisti siciliani, argomentando
che non vi era da stupirsi, data la provenienza. Per l’ennesima volta un’evidente forma di
intolleranza e discriminazione nei confronti del Sud.
Si rammenta come dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, proprio la categoria degli
autotrasportatori e degli autisti sia stata esposta in modo ridotto al rischio di contrarre il Covid ed
infatti, pur essendosi verificati alcuni casi, la maggior parte degli addetti non lo ha contratto.
“Sono fortemente amareggiato per l’episodio occorso”, spiega GIUSEPPE NERI, Vice Presidente
della L.A.A.I.S., “perché quanto accaduto denota in primo luogo ignoranza. La nostra categoria è
sempre stata presente in questi lunghi e difficili 18 mesi. Svolgiamo il nostro lavoro con passione e
dedizione, rischiando la vita ogni giorno, restando lontani dalle nostre case per giorni e settimane
talvolta, subendo vessazioni e sfruttamento, per poi vederci riservato questo tipo di trattamento da
parte dei committenti.”
La L.A.A.I.S., tra le tante iniziative, chiederà presto un tavolo di concertazione sui tavoli di
Bruxelles, affinchè le istanze della categoria vengano realmente prese in considerazione.
“Si lavora in condizioni di estrema criticità e le Associazioni che siedono presso l’Albo degli
Autotrasportatori pare abbiano dimenticato che hanno potuto crescere con il contributo dei tanti
addetti che ora, al contrario, vedono disattese le promesse e le linee guida concordate.”