Chi sa di essere positivo al Covid e non lo comunica è un criminale
Confesercenti si costituirà parte civile per chiedere i danni subiti dai commercianti
“Chi è positivo al Covid e non si autodenuncia all’Asp si rende colpevole di un comportamento criminale”. A dirlo sono i vertici della Confesercenti Ragusa che sono intervenuti sulla questione dei positivi fantasma, ma anche sul costante e significativo aumento dei contagi. «Ogni giorno – si legge nella nota firmata da Luigi Marchi e Massimo Giudice, rispettivamente presidente e direttore di Confesercenti Ragusa- apprendiamo dai media e vediamo nostro malgrado aumentare i casi di positivi non vaccinati, ogni giorno vediamo diverse attività commerciali chiudere per sanificazione dei locali e supermarket e farmacie vendere centinaia di tamponi fai da te. Una situazione che sta diventando insostenibile se non fosse che troppe aziende del territorio sono costrette a chiudere per sanificare perdendo così giorni e giorni di incassi. Ci viene facile pensare che la causa sia da addebitare a chi essendo positivo al Covid non si autodenuncia all’Asp per evitare la quarantena e andare tranquillamente in giro per la città a contagiare il prossimo. Tale comportamento è un gesto che definiamo ‘criminale’ e che va assolutamente condannato, ecco perché la Confesercenti provinciale di Ragusa intende raccogliere i dati, in termini di perdite economiche, subite dalle attività chiuse a causa del Covid. Abbiamo, pertanto, deciso che ci costituiremo parte civile in difesa di questi esercenti commerciali danneggiati da chi positivo al Covid, circola liberamente arrecando un grave danno non solo alla salute del prossimo ma all’intera economia del territorio con il rischio imminente del ritorno in zona gialla.
Chiediamo infine alle forze dell’ordine del territorio un maggiore controllo nelle zone della movida considerate più a rischio di trasmissione del contagio».