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Fondazione Federico II: l’idea vincente dell’ex Presidente dell’Ars Nicola Cristaldi

Tra alti e bassi l'Ente si è affermato come il braccio culturale dell’Assemblea regionale siciliana

È il 1996 quando, l’allora Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Nicola Cristaldi ebbe l’idea di  dare vita a un strumento che si occupasse di promozione culturale in Sicilia. Un soggetto con caratteristiche istituzionali, da un lato, ma non per questa ragione identificabile esclusivamente da un dna regionale. Un gruppo ristretto di personalità del mondo culturale, accademico, giornalistico e politico si mise all’opera su quello che sarebbe, poi, diventato lo statuto della Fondazione Federico II. Tra questi c’era l’ex vice Presidente dell’Ars, Salvo Fleres, lo studioso di Storia Siciliana, Pasquale Hamel, il filosofo e già docente all’Università di Palermo, Armando Plebe e una giovanissima collaboratrice dello stesso Patrizia Monterosso. Oggi quella poco più che trentenne è diventata Direttore generale della Fondazione Federico II. Ma andiamo per ordine e torniamo, a ventidue anni prima, nel ’96 quando con la legge regionale n.44, come ente di diritto privato, nasce la Fondazione Federico II, riconosciuta nell’agosto del ’97 con un decreto del Presidente della Regione Siciliana.

Sin da subito appare chiaro a tutti che l’intuizione di Cristaldi è stata fortunata e, a conti fatti, geniale: l’ente rappresenta uno strumento, il braccio culturale dell’Assemblea regionale siciliana.

La mano dell’Ars è, infatti, sempre presente; la Fondazione è presieduta dal Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, il suo Consiglio di Amministrazione è composto dai membri dell’Ufficio di Presidenza dell’Ars (tre componenti nominati dal Presidente dell’Ars scelti tra i deputati dell’Assemblea regionale siciliana in carica e/o tra rappresentanti del mondo della cultura e/o professionisti aventi specifiche competenze nel settore economico-giuridico). A questi si aggiunge un comitato scientifico e un collegio dei revisori dei conti.

Primo Presidente è stato Nicola Cristaldi, che l’ha presieduta fino al 2001. Gli è succeduto Guido Lo Porto, fino al 2006. Dal 2006 al 2008, presidente è stato Gianfranco Miccichè, a cui è subentrato Francesco Cascio. Nella legislatura del 2012 il presidente della Fondazione è stato Giovanni Ardizzone. Oggi il presidente dell’Ente è, ancora una volta, Gianfranco Miccichè.

La Fondazione Federico II, intitolata al monarca che nel XIII secolo fece della Sicilia la culla delle lettere e delle arti e che seppe integrare le diversità etnico – culturali presenti allora nell’Isola, ha il compito di valorizzare il patrimonio culturale della Sicilia e dei suoi artisti.

La Fondazione, con esclusivo riferimento alla Regione Siciliana, persegue fini di interesse e di utilità sociale nei settori della ricerca scientifica, economica e giuridica, della cultura e dell’arte, da realizzare direttamente o tramite soggetti pubblici o privati interessati e connotati da particolare rilevanza e specifica competenza nei settori di attività Istituzionale. Entrando più nello specifico l’Ente si occupa dell’edizione, della pubblicazione e della conseguente diffusione con mezzi strumenti cartacei, informatici o multimediale in genere, di volumi, riviste, giornali, stampe periodiche e informazioni relative all’autonomia regionale siciliana.

Fino al 2004 la Fondazione era nell’elenco dei beneficiari di quella che fu la tabella h ma con una modifica dello statuto e un intervento legislativo (articolo 51 della legge regionale n. 15) oggi l’ente cura la gestione dei servizi aggiuntivi del Complesso Monumentale di Palazzo dei Normanni e della Cappella Palatina (bigliettazione e bookshop) e copre, attraverso queste attività, i propri costi di funzionamento. L’Ars, inoltre, ha concesso degli spazi propri quali le Sale Duca di Montalto, la Sala Pier Santi Mattarella, la Sala Pio La Torre e l’Oratorio dei Santi Elena e Costantino per l’organizzazione e la promozione di eventi, mostre, convegni di studio e di ricerche storico – giuridiche anche mediante la istituzione di borse di studio e la collaborazione con istituti universitari e di ricerca, italiani ed esteri, e con provveditorati agli studi siciliani.

Infine, lo statuto, all’articolo 3, assegna alla Fondazione anche il compito di gestire delegate per atto normativo, amministrativo o in regime di convenzione dalla Regione siciliana (attività in house).

Va da se che per le iniziative in house curate dalla Fondazione l’ente pubblico di riferimento è l’Assessorato regionale competente a svolgere attività analoghe a quelle gestite in house.

C.L.

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