Elezioni 2022, Monterosso è già in fermento
Dopo la lettera della minoranza, arriva la risposta del sindaco: "Abbiamo salvato il paese dal dissesto. Dopo queste parole, sensazione di smarrimento e di vergogna"
(19 marzo 2021)
C’è già molto fermento a Monterosso Almo in vista delle elezioni amministrative che si terranno il prossimo anno.
I consiglieri di minoranza, in una lettera rivolta alla cittadinanza, si appellano all’importanza della partecipazione collettiva e pensano già ad un futuro post Pagano. Ecco il testo integrale:
Cara/o concittadina/o,
nella prossima primavera i monterossani saranno chiamati a scegliere un nuovo Sindaco e una nuova amministrazione comunale. La legislatura che sta per terminare si è caratterizzata per la fortissima litigiosità politica, gli atteggiamenti arroganti e prevaricatori di alcuni componenti della coalizione e per l’immobilismo amministrativo. Tutto ciò ha costretto chi stava lavorando con abnegazione e impegno ad abbandonare il gruppo in cui aveva creduto. Un sindaco incapace di fare scelte nette e chiare su qualsiasi cosa ha contraddistinto una delle peggiori legislature che il nostro comune abbia mai avuto. Partendo da queste considerazioni oggettive abbiamo deciso, nel rispetto delle diverse “identità” che ci contraddistinguono , di convergere in un “progetto comune”. Occorre mettere da parte le convenienze, i protagonismi e i risentimenti personali e avviare un percorso che preveda il coinvolgimento di cittadini attivi che si impegnino a elaborare un programma che possa dare nuovo slancio e vigore a un paese ormai stanco e disilluso. Un progetto partecipativo e inclusivo che preveda un mix di esperienza, competenza ed entusiasmo giovanile.
Invitiamo, pertanto, tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro Paese a partecipare attivamente a fornire il proprio contributo alla costruzione di un progetto di rinascita della vita politica, sociale e culturale di Monterosso.
È arrivato il momento di archiviare definitivamente la traumatica esperienza Pagano. Monterosso merita molto di più. Monterosso ha bisogno di una rappresentanza civica qualificata, concreta, credibile e coesa.
Amato Pino – Amato Vito – Castello Pasquale – Castellino Giuseppe – Buscema Paolo – Ciciulla Lucio – Dibenedetto Mario – Dibenedetto Salvatore – Di Natale Giusy – Noto Lucia – Schembari Giuseppe.
Ecco la lunga risposta del sindaco Pagano:
Le bugie hanno le gambe corte. Ho letto un documento firmato da alcuni consiglieri della minoranza consiliare a cui se n’è aggiunto un altro eletto con lista “Pagano sindaco”, nonché da altri soggetti che hanno svolto ruoli amministrativi negli anni passati che mi lasciato basito. Ebbene, pur avendo io una larga esperienza amministrativa e politica ed essendo vaccinato a tutto e tendente a non sorprendermi di nulla, tuttavia ho provato una sensazione di smarrimento e di vergogna leggendolo. Mai ho trovato racchiusi in pochi elementari concetti tanta falsità, calunnie palesemente infondate, finto perbenismo, tradimento del mandato popolare, odio verso altri senza senso spacciato per amore del paese. In sostanza vi si legge che persone da sempre attive in politica, partendo da esperienze amministrative e politiche diverse, anche in passato condivise, “mettono da parte le convenienze, i protagonismi e i risentimenti personali” per salvare Monterosso (questo lo aggiungo io per semplificare). Traduzione: “in passato ci siamo ammazzati, ora sotterriamo l’ascia di guerra per colpire il nemico comune, il sindaco e l’amministrazione, e spacciamo questa azione di killeraggio come azione di salvezza sperando che qualcuno ci creda”. A tanto arriva la perfidia umana. Si denigra l’attuale amministrazione ed il suo sindaco, come “una delle peggiori che il nostro comune abbia mai avuto”. Da quale pulpito si denigra! Noto che il documento è firmato anche da chi mi ha preceduto come sindaco e mi ha lasciato nel 2017 in eredità una drammatica situazione: dichiarazione di pre-dissesto, fallimento, 4.000.000 di debito, di cui 2.000.000 maturati negli anni della sua sindacatura, tasse e imposte al massimo, dipendenti comunali che non venivano pagati da tre o quattro mesi, e operatrici del servizio domiciliare agli anziani senza stipendio per 10 mesi, nonché nessuna opera realizzata, quasi nessuna programmata e Palazzo Cocuzza chiuso per cinque anni.
Il sindaco Pagano e la sua amministrazione si sono assunti la responsabilità di non dichiarare il dissesto che avrebbe compromesso il futuro di Monterosso per anni e anni creando danni ai cittadini: tasse al massimo per tutta la durata del dissesto; danni alle imprese e danni agli impiegati. Il sindaco e la sua amministrazione sono riusciti nella grande impresa di fare approvare il piano di riequilibrio finanziario pluriennale: in sintesi abbiamo salvato il comune e posto le premesse per la diminuzione delle tasse in un prossimo futuro. Siamo stati gli unici in provincia a riuscirci e fra i pochi nella regione Sicilia. A ciò abbiamo unito una grande programmazione di opere pubbliche delle quali alcune in fase di realizzazione e altre finanziate, altre ancora ammesse. Ne ricordo alcune: ccr, centro di raccolta dei rifiuti, quasi ultimato; centro della protezione civile, quasi ultimato ; campo sportivo, iniziato, interrotto causa inadempienza della ditta e affidamento ad altra ditta che a breve completerà i lavori; a breve inizieranno i lavori per la messa in sicurezza del territorio con un progetto finanziato di 995.000.000. Di passaggio rendo noto che siamo gli unici in provincia, insieme a Ragusa e Vittoria, ad averlo ottenuto. Queste le cose principali a cui se ne dovrebbero aggiungerne altre, ma l’elenco sarebbe troppo lungo. Nei quindici mesi che mancano alla fine del mandato si apriranno altri cantieri. Tutto ciò che ho elencato è visibile, toccabile e calpestabile. Inoltre arrivo ad affermare senza presunzione che in termini di percentuale siamo fra i primi in provincia come programmazione ed esecuzione di opere pubbliche e manutenzione. E dirò di più: in termini di programmazione ed esecuzione, abbiamo realizzato come mai era stato fatto negli anni passati quando il comune non versava nelle attuali difficoltà.
Non farò il confronto con i cinque anni precedenti la mia amministrazione, perché non c’è niente da paragonare dato che quest’ultima ha prodotto solo debito e nessuna opera. Eppure non si esita a denigrare e si calunnia senza ritegno. Ricordo che il sindaco Pagano, “quello troppo buono, senza polso”, ha attivato il servizio della mensa internalizzato; cioè attuato e gestito con personale interno. Mentre prima, quando c’erano in servizio più di 70 impiegati e “sindaci autoritari e con polso”, la mensa era affidata a ditte esterne con relativi costi aggiuntivi. Tutta questa mole di lavoro è stata attuata con un minore numero di impiegati. Certo si può e si deve fare di più, ma negare l’evidenza è da criminali politici. Parliamo del tasso di litigiosità che io non negherò ma che considero fisiologico ed inevitabile in qualsiasi contesto politico, nazionale, regionale, comunale, ed aggiungerei, senza celia, di condominio. Dove c’è politica c’è conflitto e per farla occorrono nervi saldi e fortezza d’animo. Chi appena conosce la politica e ne segue il dibattito a qualsiasi livello comprende che ho ragione. Dubito che molte di queste belle anime, escluse alcune, che hanno sottoscritto il proclama e che in passato si sono odiate ed offese mentre ora promettono di elevarsi a paladini dei cittadini convertiti improvvisamente sulla via di damasco, che si mettono assieme per condividere odi recenti e passati, lo facciamo per il bene di Monterosso e dei monterossani. Penso piuttosto che lo facciano per tentare di abbattere chi ha dimostrato con i fatti e le opere di avere a cuore Monterosso.
Se mai una simile congrega avesse la ventura, per loro e la sventura per i cittadini di gestire la cosa pubblica sono certo che si ammazzerebbero un secondo dopo. E dubito che lo farebbero per garantire l’interesse pubblico e generale, perché alcuni di questi personaggi, non tutti per fortuna, li conosciamo, e loro conoscono noi. Il sindaco ha sopportato tensioni infinite, ha messo ha rischio la sua salute , non ha mandato via nessun assessore, tutto pur di attivare azioni concrete a vantaggio dei cittadini, ha trattato tutti con garbo e rispetto, ha invitato tutti al rispetto reciproco, alla tolleranza e al dialogo. Nessuno è andato via perché non condivideva l’indirizzo politico e le cose fatte e programmate, è andato via perché non tollerava la presenza di altri, mentre altri ancora sono andati via perché aspiravano ad una carica istituzionale che il partito di appartenenza cui spettava la scelta per accordi elettorali ha destinato ad altri. E mentre quando erano nella coalizione incensavano quanto realizzato, adesso lo disprezzano, lo minimizzano in alcuni casi: tanto può il rancore e il desiderio di vendetta per le ambizioni frustrate, anche quando fosse legittimo perseguirle. Ma la politica è un’arte nobile e seria e gli accordi fra le forze politiche vanno rispettati. Se ogni consigliere avesse lo spirito dimostrato da qualcuno e desiderasse perseguire la vendetta come ritorsione per le ambizioni frustrate, non comprese nel patto elettorale, e le perseguisse costi quel che costi ogni amministrazione, cadrebbe un secondo dopo essere entrata in carica.
Per questo mi sento in obbligo di elevare un encomio a tutti i consiglieri della maggioranza che con il loro senso di responsabilità e rispetto del mandato ricevuto dai cittadini, hanno permesso di deliberare tutti gli atti consiliari permettendo la realizzazione del programma. Questo è amore concreto verso i cittadini. Ritornando a chi è andato via mi chiedo e chiedo ai cittadini: cosa ha a che fare tutto ciò con la politica e l’amore per il paese? Io non lo so, o meglio, forse lo so molto bene. Ora queste persone ci vogliono convincere e convincere i cittadini che sono andati via per motivi ideali e sempre per motivi ideali sono disposti a mettere da parte i vecchi rancori con i vecchi nemici per fare rivivere il paese quando in passato lo hanno affossato. Se la cosa non fosse tragica, sarebbe sicuramente comica. A Monterosso ci conosciamo tutti ed è bene non abusare dell’intelligenza dei nostri concittadini. Un caro saluto ai miei concittadini. Io e la mia amministrazione continueremo con la nostra azione a spenderci ogni giorno per dare una prospettiva di progresso civile, economico e culturale.