Scicli, “costretti a lavorare senza presidi anti-contagio”
Graziana Stracquadanio della Cgil aveva denunciato le condizioni di lavoro dei braccianti. Adesso il Comune annuncia controlli nelle aziende agricole
(27 novembre 2020)
Misure di sicurezza anti-contagio in agricoltura e lungo la fascia vocata di Scicli. Il Comune di Scicli annuncia controlli da parte della polizia municipale nelle aziende agricole sciclitane.
Sul tema si è tenuto un incontro in Municipio col segretario territoriale della Cgil, Graziana Stracquadanio, che già in passato aveva denunciato come i braccianti non siano tutelati, costretti come sono a lavorare senza i presidi anti-contagio: mascherine, guanti, e sanificanti. Alcune aziende agricole addirittura trattengono dal salario le spese per tali presidi, in dispregio alle norme previste dal protocollo del 24 aprile scorso, sottoscritto tra governo nazionale e rappresentanze sociali e sindacali, sulle misure anti-propagazione del covid 19. Ciascuna azienda ha obbligo di garantire per la incolumità di chi vive col lavoro di dipendente.
Troppo spesso invece si registra una superficiale visione dell’obbligo delle protezioni di sicurezza e chi fa impresa fa finta di niente o se mette a disposizione dei propri lavoratori alcuni presidi pretende che siano essi a pagarli, addebitando loro i costi. Il rispetto dei dipendenti, e della loro salute è una pre-condizione del rapporto di lavoro.
Spiace rilevare che tale superficialità viene registrata in un settore che peraltro non ha subito danni economici dalla pandemia, ma ha continuato a lavorare con grandi volumi di produzione, il che rende intollerabili atteggiamenti sparagnini ed egoistici.
L’amministrazione ha avviato un tavolo di confronto permanente con le associazioni di categoria ben sapendo che ci sono esempi virtuosi di aziende che invece rispettano la legge.