Come gestire lo stress del personale sanitario? Ecco le linee guida dell’Asp di Ragusa
Nello specifico si tratta di punti di riferimento che aiutano ad affrontare il post lavoro
(19 novembre 2020)
L’emergenza Coronavirus ha esposto e continua a esporre il personale sanitario a un forte stress. Gli operatori sanitari della UOC di Terapia Intensiva, direttore dr. Luigi Rabito, dell’ospedale Giovanni Paolo II, medici, infermieri e altre figure, tra cui anche uno psicologo, hanno elaborato delle linee guida per gestire, nel modo migliore, anche il tempo in cui non si è in servizio, decomprimendo lo stato emotivo.
Nello specifico si tratta di punti di riferimento che aiutano ad affrontare il post lavoro.
- Cercare di mantenere stili di vita salubri, mangiando e idratandosi a sufficienza in modo sono per essere in condizioni di affrontare la pressione della realtà lavorativa emergenziale che viene inevitabilmente accumulata. Concedersi sonno e riposo adeguato e ricaricarsi, fare un po’ esercizio fisico.
Le situazioni di stress e le emozioni associate possono far insorgere sensazioni di impotenza e inadeguatezza del proprio lavoro. È importante riconoscere ciò che si è in grado di fare per aiutare gli altri e identificarsi come risorsa.
- Valorizzare anche i piccoli risultati positivi, riflettere su ciò che non è andato secondo le aspettative, riconoscendo i limiti legati alle circostanze.
- Stare in contatto con gli stati d’animo personali ed essere consapevoli del carico emotivo, imparando a riconoscere e ad accogliere sintomi fisici e psicologici secondari allo stress. Cercare di circoscrivere i commenti, le condivisioni le riflessioni e le impressioni sulle criticità lavorative, preferibilmente e direttamente sul posto di lavoro, insieme ai colleghi per creare una barriera più possibilmente impermeabile agli echi ridondanti che si possano portare a casa o sui mezzi social.
- Prendersi cura e incoraggiare i colleghi a farlo, aiuta ad essere disponibili anche con i pazienti e i loro bisogni.
- A casa, rimanere a contatto con la famiglia, gli amici, gli hobbies, parlare, dare e ricevere sostegno decomprimersi e ricaricarsi con attività piacevoli e rilassanti.