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Giarratana, “la chiusura delle scuole è stata ritenuta non necessaria“

È una delle considerazioni personali del sindaco Giaquinta commentando la video conferenza di ieri tra i sindaco iblei, il manager Aliquò e l’assessore Razza

(18 novembre 2020)

Ieri si è tenuta la video conferenza tra i sindaci Iblei, il direttore generale dell’Asp Aliquò e l’assessore alla Salute Razza.

Ecco alcune personali considerazioni del sindaco di Giarratana Bartolo Giaquinta.

“Diffusa è la convinzione che non si riesce a contenere la diffusione del contagio che vediamo continuare e aumentare in maniera consistente, quasi da tutti i sindaci vengono invocate misure più restrittive più o meno territorialmente estese; ritengo necessarie tali misure, il virus circola con le persone, meno circolano e si incontrano le persone più si riduce il contagio.
Occorrono provvedimenti che limitino, per un certo periodo, all’essenziale lo spostamento delle persone in modo da ridurre la carica virale circolante e la Regione deve prendere una decisione.

Oggi fondamentale è il fattore tempo.
Le notizie di questi giorni riguardo ai vari vaccini anti-covid fanno intravedere una luce in fondo al tunnel ma fino ad allora bisogna essere capaci di ridurre i contagi e le morti.
Di covid-19 si muore come abbiamo visto anche nella nostra provincia.

Ribadisco la proposta del Partito Democratico ibleo di istituire una zona rossa estesa a tutta la provincia se non all’intera Regione. Un periodo di fermo probabilmente è più utile alle stesse attività produttive che rimangono aperte con volumi di affari insufficienti alla sopravvivenza e che i ristori promessi arrivino velocemente.
I grandi sforzi compiuti dal sistema sanitario, anche nella nostra provincia, e dai suoi operatori in termini di sanità ospedaliera con rimodulazione di reparti, rischiano di essere insufficienti in molti territori per mancanza di strutture, ma soprattutto per mancanza di personale che non si può certo inventare in poche settimane.
L’impegno per contrastare le patologie legate al coronavirus riduce inevitabilmente gli spazi di intervento per le altre patologie e allunga i tempi per gli interventi ordinari.
Di fronte a tale massa di contagi e dei relativi contatti stretti il sistema di tracciamento e monitoraggio territoriale, pur con tutti gli sforzi messi in atto, non può reggere con evidenti ritardi e confusione.
Tutti gli interventi hanno ritenuto fondamentale il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia nella gestione territorialmente possibile del contagio e della patologie correlata, con compiti specifici e coordinati con le USCA.

Altro momento importante di prevenzione è la istituzione di punti –tampone in tutti i comuni, aperti a tutta la popolazione, da organizzare in stretta sinergia fra comuni, ASP, medici di base e volontariato che operino in modo continuativo e non solo in limitate giornate (come si sta facendo a Giarratana).
La intercettazione precoce dei portatori sani e il loro isolamento è un altro pilastro fondamentale per la prevenzione del contagio.

La chiusura delle scuole è stata ritenuta non necessaria e da scongiurare; le scuole sono uno degli ambienti più sicuri.

E’ stato sollevato da tutti i sindaci il problema del ritiro dei rifiuti dalle abitazioni con soggetti positivi e l’assessore si è impegnato a proporre una soluzione”.

 

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