Mercati rionali aperti o chiusi?
Ragusa in Movimento chiede la chiusura del mercato del mercoledì. Gli ambulanti: "Scelte ingiuste"
Mercati rionali aperti o chiusi? In questi giorni si sta molto dibattendo su questo tema e se alcuni sindaci hanno già deciso per la chiusura (vedi Ispica), altri, come Ragusa o Scicli (per il martedì) stanno cercando di resistere. Da un lato c’è la necessità di evitare assembramenti, dall’altro lato, chiudendo, si toglie agli ambulanti di potere guadagnare. Sull’argomento, oggi, è intervenuta l’Associazione Ragusa in Movimento che chiede la chiusura del mercato del mercoledì. «Alla luce del costante aumento dei contagi nella nostra città e considerate le varie ordinanze emesse finora dal sindaco – si legge nella nota di Ragusa in Movimento – non sarebbe il caso di sospendere il mercato settimanale del mercoledì che, per forza di cose, diventa occasione di assembramento e che risulta essere poco semplice da monitorare per la sua estensione? Proprio fino a mercoledì scorso – continua Chiavola – il numero dei contagi, nella nostra città, era molto più basso. Mentre, adesso, siamo a circa 600 soggetti positivi e quindi non possiamo fare finta di nulla e, secondo noi, è necessario eliminare tutte quelle occasioni che, volutamente o involontariamente, possono creare occasioni di contagio. Tra l’altro, proprio di recente, il sindaco ha emanato un’ordinanza che riguarda la grande e la media distribuzione. Ci chiediamo che cosa ci sia di diverso nel caso di un mercato settimanale in cui si registra, comunque, un consistente afflusso di persone. Secondo noi, è da evitare assolutamente un appuntamento che può generare rischi da non sottovalutare. Anzi, riteniamo che siano parimenti pericolosi anche i mercatini di quartiere che allo stesso modo si tengono una volta alla settimana. Anche questi, secondo noi, sono da sospendere almeno fino a quando non ci sarà un rallentamento del numero dei contagi»
Sulla stessa lunghezza d’onda il ragionamento del sindaco di Scicli, Enzo Giannone, che ha deciso di chiudere il mercato del sabato di Largo Gramsci. «Ciò – ha dichiarato- al fine di prevenire le occasioni di contagio che potrebbero scaturire da eventuali assembramenti in un luogo ristretto e non facilmente delimitabile». Una scelta, questa, fortemente contestata dal rappresentante degli ambulanti, nonché delegato per la provincia di Ragusa dell’Ana Ugl (Associazione nazionale ambulanti), Gino Raimondo che esprime tutto il suo disappunto per non essere stato coinvolto o informato di tale decisione. «Con questa ordinanza – dice – il Sindaco penalizza duramente la nostra categoria, già fortemente colpita tra l’altro dal primo lockdown. In questi mesi abbiamo rispettato le norme anti-covid invitando anche i nostri clienti a farlo, a nostro avviso non c’era assolutamente bisogno di chiudere il mercato del sabato»