Ragusa, “chiudere tutto ciò che è possibile”
L’invito al sindaco Cassì da parte del capogruppo del Pd Chiavola
(11 novembre 2020)
“Non possiamo rischiare che il sistema sanitario arrivi al collasso. E’ necessario fermarsi prima. Ed è indispensabile che il sindaco adotti tutte le prerogative che gli sono state fornite dai governi nazionale e regionale per chiudere tutto quello che è possibile chiudere in città allo scopo di evitare ulteriori occasioni di assembramenti. Meglio rischiare di essere impopolari adesso che fare i conti, dopo, con un quadro tragico della situazione che poi sarebbe difficile da recuperare”.
E’ quanto ha affermato, ieri, durante la seduta in remoto del Consiglio comunale di Ragusa, il capogruppo del Pd, Mario Chiavola, dopo avere preso atto, tra l’altro, delle dichiarazioni dell’assessore alla Sanità, Luigi Rabito, che è primario di Rianimazione all’ospedale Giovanni Paolo II, attraverso cui è stata delineata la gravità del momento.
“Il nostro parlamentare regionale, Nello Dipasquale – afferma Chiavola – ha chiesto al governatore Musumeci di decretare zona rossa l’intera provincia di Ragusa perché la percentuale dei contagiati, rispetto alla consistenza della popolazione, sta diventando la più alta nell’isola e occorre fare qualcosa per fermare questa degenerazione nei numeri che non porterà alcunché di buono. Noi, in Consiglio comunale, abbiamo invece chiesto al sindaco di intervenire perché faccia valere la propria autorità limitando, il più possibile, le occasioni di assembramento che, ancora, purtroppo, si verificano, potenziando i controlli con la polizia locale e verificando tutte le misure che è opportuno adottare per limitare gli spostamenti in città. La situazione, non lo dico certo io ma lo attestano le testimonianze che raccogliamo, è davvero grave. Bisogna agire subito e occorre farlo in maniera coordinata. Ai ragusani raccomandiamo di rispettare tutte le prescrizioni anticontagio, dall’utilizzo della mascherina al distanziamento personale, non dimenticando l’igienizzazione delle mani. C’è poco da scherzare. Il virus è una brutta bestia che può essere fermata solo se tutti rispettiamo le regole”.