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Vigili Ragusa, contagi al veleno

Il M5S: chi si occupa della P.M? Il sindaco riferisca in aula

(14 ottobre 2020)

In seguito ai casi di coronavirus all’interno del Comando di polizia municipale di Ragusa, i vigili urbani sono intervenuti denunciando pubblicamente le condizioni disastrose in cui sono costretti a lavorare già da tempo, ancora prima che scoppiasse la pandemia. “Durante il lockdown siamo stati tra i pochissimi dipendenti pubblici comunali (a parte la protezione civile, alcuni dell’ufficio tecnico e pochissimi altri) a non aver smesso di lavorar, ed anzi siamo stati tutti impiegati in servizi esterni atti a contenere la diffusione del virus senza naturalmente avere l’adeguata preparazione e soprattutto senza adeguati dispositivi di sicurezza! – dichiarano nella nota. E poi ancora: “Un comando che spesso si è trovato impreparato e inadeguato ad affrontare le emergenze che siamo stati costretti a combattere in questo periodo e che si sono aggiunti ai grossissimi problemi preesistenti”. 

A poche ore dal loro grido d’allarme, oggi interviene il gruppo consiliare Cinque Stelle di Ragusa: “Il malessere di cui si vociferava da qualche settimana in seno alla polizia municipale è esploso in tutta la sua gravità con la pubblicazione di un ampio e allarmante resoconto da parte della carta stampata su quello che sta accadendo in seno al comando di via Spadola. Tra conferme e smentite, ne esce un quadro niente affatto distensivo su cui è doveroso chiedere chiarimenti all’amministrazione comunale, e in particolare al sindaco, ed è quello che faremo nel corso della prossima seduta utile del civico consesso”.

I consiglieri pentastellati sottolineano i contorni di una vicenda che potrebbe avere pesanti ripercussioni nell’espletamento di servizi di primaria importanza per la città e che attengono, per l’appunto, alle funzioni proprie dei vigili urbani. “Quello che più preoccupa e che non è stato smentito è la mancanza di una guida effettiva e concreta che possa occuparsi del corpo di polizia locale tra l’altro in un momento delicato come quello attuale in cui la gestione del problema contagi deve essere portata avanti senza tentennamenti di alcun tipo e sapendo di potere contare su alcune figure apicali. Non abbiamo dubbi sul fatto che l’amministrazione comunale stia facendo il possibile per gestire questa difficile situazione ma, evidentemente, se i risultati sono stati questi, cioè prestare il fianco a denunce così pesanti, solo in parte smentite, allora significa che qualcosa non ha funzionato. Chiediamo, dunque, che il sindaco riferisca alla città, e per città intendiamo il Consiglio comunale, l’organo politico che la rappresenta, e che, se del caso, assuma tutti i provvedimenti che si renderanno necessari”.

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