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Biometano Pozzallo, Ammatuna gioca il Jolly: “vincolate Bellamagna”

Il 21 la decisione del Tar, ma intanto tutto tace

In attesa di conoscere l’esito della sentenza del Tar, prevista il prossimo 21 ottobre, per evitare la realizzazione dell’impianto di biometano in contrada Zimmardo –Bellamagna, il sindaco Roberto Ammatuna tenta di giocarsi quella che forse rimane l’ultima carta che ha a disposizione: la richiesta del vincolo per l’area interessata dal progetto della “Biometano Ibleo Srl” autorizzato dal Comune di Modica. Il primo cittadino della città marinara ha presentato formale istanza per richiedere alla Soprintendenza di Ragusa che la zona di Zimmardo-Bellamagna – che ricade all’interno del Comune di Modica, ma che in pratica si trova alle porte di Pozzallo-, venga riconosciuta come sito di notevole interesse pubblico.

 

Roberto Ammatuna -Sindaco di Pozzallo

«Il Codice dei beni culturali e del paesaggio – afferma il primo cittadino – assegna agli enti pubblici territoriali la iniziativa di chiedere che venga accertata la sussistenza del notevole interesse pubblico di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale. Tenuto conto che già il Comune di Pozzallo ha subito la perdita di un riconoscimento paesaggistico, in aree limitrofe al suo territorio, divenute di fatto incompatibili con le qualità necessarie a detto riconoscimento – prosegue Ammatuna – non è più tollerabile che si continui su questa scia, danneggiando irreparabilmente anche un sito di notevole valore archeologico ed ambientale come contrada Zimmardo – Bellamagna consentendo l’insediamento di un impianto di biogas. In passato ho assistito ad azioni estremamente celeri della Sovrintendenza  non appena si è avuto sentore di interventi che potevano snaturare la destinazione di immobili o luoghi, in questo caso è ancora più necessaria.»

Accadde con l’ex distilleria

Il riferimento del sindaco  è all’ex distilleria della Giuffrida con un episodio accaduto nella prima legislatura di Roberto Ammatuna. In quel caso, mentre il Consiglio discuteva su alcuni progetti da realizzare nello stabilimento, arrivò un vincolo della Soprintendenza a bloccare tutto. Nell’istanza presentata dal Comune di Pozzallo si richiama poi la  presenza, nell’area interessata dal progetto dell’impianto di biometano,  di una vasta necropoli a grotticelle artificiali, in parte riutilizzata da una necropoli tardo-antica con piccoli ipogei e fosse sub-divo. Le tombe riferibili alla cultura castellucciana sono distribuite, in prevalenza, sopra e sotto la strada carreggiabile Bellamagna – Zimmardo che ha tagliato la necropoli. Inoltre in quella zona insistono anche delle piante tutelate. È anche questo uno dei motivi per cui  la comunità pozzallese si batte contro il progetto anche se, in primo piano rimangono le preoccupazioni per le possibili conseguenze per l’ambiente e, quindi, per la salute. Perché non autorizzare l’impianto in una zona industriale? Intanto, sul fronte istituzionale tutto tace e la speranza del sindaco di Pozzallo e dei componenti del Comitato per tutela della Salute e dell’Ambiente (CSPA), di poter vedere la questione risolta dalla politica, sembra ormai svanita. Nei mesi scorsi Ammatuna ha inviato  diverse email al primo cittadino di Modica Abbate per invitarlo ad essere consequenziale con quanto sottoscritto dinnanzi al Soprintendente Giorgio Battaglia (sulla ricerca di un sito alternativo), ma dalla  Contea non è giunta alcuna risposta.

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