Malore dopo pranzo in mensa: salgono a 23 i casi di sospetta intossicazione da botulino
In meno di 36 ore i casi di possibile avvelenamento da botulino sono aumentati
(2 ottobre 2020)
Aumenta il bilancio degli operai che si sono presentati al pronto soccorso dell’ospedale di Cefalù, in provincia di Palermo. In meno di 36 ore sono diventati 23 coloro che possibilmente hanno subito un avvelenamento da botulino. Dall’arrivo del primo, ogni ora il numero dei pazienti è cresciuto fino ad arrivare al momento a 23. Di questi, tre sono stati trasferiti in terapia intensiva nel nosocomio di Termini Imerese, quattro sono stati ricoverati in medicina, uno in neurologia e nove sono stati dimessi. Sei, invece, sono in osservazione nell’area di emergenza dell’ospedale di Cefalù.
Si attende la diagnosi che dovrà essere confermata dall’Istituto Superiore di Sanità di Roma. Il direttore sanitario, Salvatore Vizzi, ha dichiarato che stanno seguendo l’evoluzione epidemiologica visto che è alto il numero di lavoratori che avrebbero mangiato nella mensa aziendale. Inoltre, in una nota della Toto Costruzioni, che sta effettuando i lavori nel raddoppio ferroviario Palermo-Messina, si legge che la società è vicina ai dipendenti e alle famiglie e che si tratta di una vicenda che vede la stessa e i suoi operai come parte lesa.
La società nel cantiere di Cefalù ha affidato a un’azienda certificata del territorio il servizio per la preparazione e distribuzione dei pasti. Nel contratto ha chiesto tutte le garanzie igieniche, sanitarie e alimentari, sia nella fase di preparazione sia in quella di trasporto e distribuzione degli alimenti.