Ritorna l’appuntamento con il grande ciclismo: oggi e domenica a Monterosso Almo il memorial Giovanni Cannarella
La manifestazione, gara nazionale riservata a Esordienti, Allievi e Juniores, è caratterizzata da una cronoscalata con ritrovo in piazza San Giovanni dalle 13 e partenza a cominciare dalle 15
(8 agosto 2020)
Torna l’appuntamento con la storia recente. E con la tradizione del grande ciclismo in provincia di Ragusa. Nell’anno più complesso degli ultimi tempi per le manifestazioni sportive, il Gsd Almo 1966 è riuscito a farsi autorizzare l’organizzazione del memorial Giovanni Cannarella a Monterosso, ormai una classica che, questa volta, addirittura si sdoppia.
Oggi, infatti, la manifestazione, gara nazionale riservata a Esordienti, Allievi e Juniores, è caratterizzata da una cronoscalata con ritrovo in piazza San Giovanni dalle 13 e partenza a cominciare dalle 15. Il percorso chiuso al traffico è sulla Sp 11 Monterosso Almo-Buccheri. La fine della manifestazione è prevista intorno alle 18,30. Domenica 9, invece, si tiene la 18esima edizione della gara vera e propria con la partenza fissata alle 12,30 da piazza San Giovanni. Il percorso si snoderà lungo corso Umberto, via Giovanni Paolo II, statale 194, bivio Giarratana, strada comunale Casale Corulla, via Giovanni Paolo II, viale Giovanni XXIII, via Roma, piazza San Giovanni e arrivo in corso Umberto. Il circuito è di 11,3 chilometri con gli Esordienti che saranno chiamati a sostenere due giri, gli Allievi cinque e i corridori della categoria Juniores ben dieci giri. La fine della manifestazione è prevista per le 17.
”Naturalmente – spiegano gli organizzatori del Gsd Almo – saranno rispettate tutte le misure riguardanti il distanziamento sociale. Siamo molto contenti di essere riusciti ad ottenere l’autorizzazione per una gara per noi molto importante e che non si è fermata neppure in questo anno particolare. Saremo al centro dell’attenzione e lo testimonia il fatto che sono arrivate adesioni un po’ da ogni parte della Sicilia e dal resto d’Italia. Significa che c’è molta voglia di tornare a pedalare e di farlo in piena sicurezza nel contesto di competizioni che, come nel nostro caso, possono vantare su una tradizione ultradecennale. Anzi, stavolta raggiungiamo la maggiore età e dovremo dimostrare sino in fondo di meritare il fatto di avere tagliato questo traguardo che ci responsabilizza a fare sempre di più e sempre meglio”.