Covid-19 & solidarietà, i fondi raccolti grazie alla gara del Comune di Ragusa per bambini e ragazzi in difficoltà
Col progetto “Ragusa sostiene la crescita” verranno supportate le famiglie, in occasione della riapertura delle scuole, con l’acquisto di libri e di tablet con relativa connessione, e pagando direttamente alle società sportive da loro scelte le rette mensili
(27 maggio 2020)
Ammonta a 89.173 euro il totale dei fondi raccolti grazie alla campagna di solidarietà lanciata dal Comune di Ragusa in occasione dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
”Una cifra ragguardevole – dichiara il sindaco Peppe Cassì – superiore in proporzione a quanto raccolto da città ben più popolose della nostra, che ha permesso a Ragusa di essere tra le prime a dare risposte concrete a chi da un giorno all’altro ha perso ogni forma di reddito. Come la nostra storia ci insegna, di fronte alla crisi ancora una volta Ragusa sapeva farsi forza da sé. Con l’arrivo dei finanziamenti statali prima e regionali dopo, erogati con la finalità specifica di far fronte alle esigenze alimentari e di prima necessità, abbiamo ritenuto giusto che questo fondo fosse dirottato verso i meno colpevoli della crisi ma anche quelli che hanno subito di più, i più indifesi tra tutti: i bambini e gli adolescenti di quelle famiglie che incolpevolmente e improvvisamente si sono trovate in difficoltà.
Noi non possiamo permettere che ci siano differenze e che la crisi rallenti o pregiudichi il processo di crescita dei nostri ragazzi, i quali hanno diritto, tutti, di ricevere una adeguata educazione scolastica e di poter svolgere attività ludica e sportiva, beneficiando di quel formidabile contributo alla formazione della personalità e alla crescita sociale che lo sport riesce a dare”.
Continua il primo cittadino: “Col progetto “Ragusa sostiene la crescita” supporteremo le famiglie con minori censite in questi mesi terribili dai nostri servizi sociali, sostenendole in occasione della riapertura delle scuole con interventi mirati all’acquisto di libri e di tablet con relativa connessione, e pagando direttamente alle società sportive da loro scelte le rette mensili. Un modo per sostenere anche il settore dell’associazionismo sportivo, tra i più in crisi e spesso trascurati dopo mesi di chiusura.
Il tutto secondo criteri e graduatorie che saranno studiati per estendere al massimo possibile la platea dei beneficiari, e con l’impegno a rifinanziare le misure in caso di necessità”.