Pozzallo, tampone per tutti i sanitari e nessuno esca dall’hotspot per l’intero periodo di quarantena
Il sindaco Ammatuna investe il prefetto Cocuzza del caso del migrante risultato positivo e giunto con la febbre da Porto Empedocle. Esposto alla Procura di Agrigento
(10 aprile 2020)
“Ho sottoposto la gravità di quanto accaduto al prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza, ho segnalato i fatti all’assessorato regionale alla salute perché disponga un’indagine amministrativa ed oggi stesso presenterò un esposto alla Procura di Agrigento”.
Da noi interpellato Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo, dopo una notte di lavoro e di preoccupazione per quanto accaduto, rimane più determinato che mai. E su un punto non transige: “Ho chiesto che tutti gli operatori sanitari dell’hot spot di Pozzallo siano sottoposti a tampone e che nessuno esca dalla struttura fino al completamento del necessario periodo di quarantena”.
Ha suscitato allarme il caso del ragazzo egiziano di 15 anni giunto a Pozzallo, insieme ad altri 49 migranti, e risultato positivo al test del coronavirus.
Aveva la febbre a 38 ed i chiari sintomi del Covid-19. Eppure dall’analoga struttura di Porto Empedocle (dove il gruppo era stato trasferito dopo l’arrivo su un barcone a Lampedusa lunedì scorso) il ragazzo era stato lasciato partire. Se qualcuno ha sbagliato, omettendo i controlli o, addirittura, prendendo decisioni assurde e pericolose, dovrà risponderne. A Porto Empedocle affermano che alla partenza il ragazzo non aveva la febbre. Ma – viene risposto da Pozzallo – se anche ciò fosse vero, ci sono altri elementi clinici che rivelano una sintomatologia ben chiara, in atto già prima.