Pozzallo, sono 242 i passeggeri giunti da Malta: controlli anti-Covid serrati e quarantena per tutti
Il catamarano è giunto in ritardo per problemi alla partenza: alcuni volevano imbarcarsi senza essersi prenotati. Arrivati solo 8 dei 20 che dicevano no all'isolamento in albergo
(5 aprile 2020)
E’ arrivato in ritardo il catamarano Malta-Pozzallo a causa di problemi sorti al momento dell’imbarco poiché molti a La Valletta volevano salire senza essersi prenotati e ci sono state proteste e tensioni.
Lunghi e meticolosi i controlli da parte dei medici, sia a bordo che a terra i quali, con l’ausilio delle forze di polizia hanno sottoposto ciascuno dei viaggiatori a rigidi controlli.
A Pozzallo sono giunti solo in otto tra i venti che, sprovvisti di mezzi propri per raggiungere da Pozzallo la propria residenza, avevano rifiutato l’isolamento in albergo a Ragusa. Sul posto il sindaco Roberto Ammatuna che da diversi giorni si è battuto per consentire il rientro in Sicilia precluso dalle norme vigenti, essendo Malta uno Stato estero.
In tutto i passeggeri giunti a Pozzallo sono 242, a fronte dei 265 annunciati. Otto quelli che sono andati al ‘Mediterraneo’ di Ragusa, la struttura ricettiva messa a disposizione della Regione per il rispetto della quarantena.
I passeggeri sono quasi tutti di giovane età, in gran parte lavoratori siciliani a Malta trovatisi senza lavoro all’esplodere della crisi e costretti a rientrare.
Alcuni di loro hanno vissuto settimane drammatiche, senza cibo, né un posto in cui dormire. Per il loro rientro c’era stato un diniego, alla luce delle restrizioni vigenti sulla sicurezza contro la diffusione del contagio.
I 242 viaggiatori risiedono in comuni di quasi tutte le province siciliane e una parte in quasi tutti i comuni iblei.
I venti che avevano opposto quello che il sindaco di Pozzallo Ammatuna ha definito rifiuto inaccettabile sono residenti nei seguenti comuni: 2 a Ragusa, 2 a Vittoria, 2 a Catania, 2 a Palermo, 2 a Siracusa, 1 a Messina, Motta Sant’Anastasia, Floridia, Cefalù, Messina, Santa Venerina, Valderice, Trapani, Ravanusa, Rodi Milicia. Ma poi, alla fine, 12 di loro non sono partiti e comunque quelli che hanno raggiunto Pozzallo hanno dovuto rispettare l’ibbligo di quarantena, a casa o nell’albergo predisposto.
A ridurre il numero di coloro che sono partiti, da 265 a 242, sono stati i problemi sorti stamane al porto di La Valletta dove disagi e proteste hanno creato tensioni e rischi per l’ordine pubblico.