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Ragusa, il mercato del mercoledì col coronavirus: l’incredibile errore del Comune
Alla richiesta di spiegazioni ecco cosa ha risposto a Ialmo il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico, Giovanna Licitra. Poco dopo, alle 12.34, il sindaco Cassì ha fatto sapere di avere disposto il divieto!
(11 marzo 2020)
Il ‘regolare’ svolgimento del mercato del mercoledì a Ragusa, nello spazio tradizionale del Selvaggio, ha tutto il sapore di un gravissimo infortunio del Comune che non ne ha disposto il divieto.
Alla richiesta di spiegazioni ecco cosa ha risposto a Ialmo il vicesindaco e assessore allo sviluppo economico, Giovanna Licitra: “Da questa mattina presto gli agenti della municipale contingentano l’accesso. Il dpcm non ne prevede la chiusura, al pari di altre attività commerciali, a patto che si rispettino le distanze. Questa mattina è in corso una riunione tra i comandanti delle polizie municipali. Emerge orientamento alla chiusura per le difficoltà a far rispettare la misura del divieto di assembramento e a breve ci saranno nuove disposizioni condivise tra i comuni della provincia”.
A parte la fantasiosa pretesa di contingentare l’accesso in un mercato all’aperto, proprio le direttive del governo, oltre che un elementare principio di precauzione e buon senso, andavano nella direzione opposta, come in tante altre città.
E infatti il governo ha fornito un chiarimento interpretativo al Decreto nel quale si legge che “i mercati coperti in analogia dei centri commerciali o dei supermercati possono restare aperti ad eccezione dei giorni festivi e prefestivi ma devono contingentare le entrate dei clienti per garantirne la distanza di sicurezza. I mercati all’aperto invece devono restare chiusi poiché non sarebbe possibile regolare l’afflusso delle persone”.
E infatti alle 12.34 (a mattinata praticamente chiusa e a mercato regolarmente espletato!”) il sindaco Cassì ha fatto sapere di avere disposto il divieto!