Scicli, in carcere Mormina: chi lo utilizzò come ‘testa d’ariete’ per prendere il Comune?
L’uomo, che deve scontare 3 anni e 10 mesi di reclusione, era stato arrestato nell’operazione ‘Eco’ sulle estorsioni nella gestione dei rifiuti
(26 febbraio 2020)
Torna in carcere, questa volta per scontare la pena disposta da una sentenza definitiva di condanna, Franco Mormina, 51 anni, arrestato dai Carabinieri della tenenza di Scicli in esecuzione ad ordine di carcerazione giunto dalla Procura Generale di Catania, dopo la pubblicazione della sentenza della Corte di Cassazione. L’uomo, che deve scontare 3 anni e 10 mesi di reclusione, era stato arrestato nell’operazione ‘Eco’ sulle estorsioni nella gestione dei rifiuti a Scicli.
Da quell’inchiesta derivarono fantasiose estensioni nei confronti dell’allora sindaco di Scicli Franco Susino indagato e poi rinviato a giudizio per concorso esterno in associazione mafiosa. Accuse totalmente spazzate via già nel processo di primo grado in cui fu accertato esattamente il contrario: e cioè che Susino, appena venuto a conoscenza dell’operato di Mormino e di altri dipendenti dell’impresa Eco, procedette a precise contestazioni agendo quindi contro Mormino e il suo clan e contro l’impresa stessa.
Tant’é che il Tribunale si chiedeva esterrefatto come l’imputazione avesse potuto superare il vaglio dell’udienza preliminare. E negli stessi macroscopici errori incorse la commissione prefettizia la cui relazione determinò lo scioglimento degli organi comunali per infiltrazioni mafiose che non c’erano mai state.