Vittoria, la Tech (rifiuti) colpita da interdittiva antimafia. Qualcuno ‘scioglierà’ i commissari?
“Quindi se l’Interdittiva arriva durante l’amministrazione Moscato c’è il rischio di infiltrazioni, ma se l'interdittiva arriva durante la gestione commissariale cosa succede?"
(22 febbraio 2020)
Ma che succede se i commissari straordinari, insediati per interrompere il circuito di permeabilità di possibili infiltrazioni mafiose in un comune, fanno le stesse cose che facevano gli amministratori di quello stesso comune, peraltro democraticamente eletti dai cittadini?
C’è qualcuno che potrà ‘sciogliere’ i commissari?
Il tema torna d’attualità alla notizia che la Tech, l’azienda che svolge il servizio di raccolta rifiuti a Vittoria, è stata colpita da interdittiva antimafia emanata dalla prefettura. “La ditta – afferma Alfredo Vinciguerra, ex assessore della giunta-Moscato e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia – è stata più volte confermata dai commissari straordinari con le stesse identiche procedure usate dall’amministrazione Moscato cioè per mezzo della ripetizione dei servizi analoghi. C’è però una differenza sostanziale: all’amministrazione Moscato sono state rimproverate proprio quelle identiche procedure usate dai commissari perché ritenute ‘forse opache’! Adesso – osserva Vinciguerra – si rimette tutto in gioco. Il sindaco Moscato è stato quello che ha fatto per la prima volta nella storia una gara pubblica per i rifiuti, vinta da una ditta (EF) iscritta in white list della prefettura. Ditta che poi ha avuto (così come la Tech) una interdittiva antimafia”.
“Quindi se l’Interdittiva arriva durante l’amministrazione Moscato c’è il rischio di infiltrazioni, ma se l’interdittiva arriva durante la gestione commissariale – si chiede Vinciguerra – cosa succede? Gestione commissariale che ha seguito le stesse procedure della giunta Moscato! Gli stessi commissari che hanno utilizzato la ripetizione dei servizi analoghi con la Tech proprio come aveva fatto l’amministrazione Moscato con la EF e anche la ripetizione dei servizi analoghi era finita sotto accusa nella relazione prefettizia che portò allo scioglimento”.
“Siamo al paradosso. È evidente, quindi, che i commissari – conclude Vinciguerra – hanno agito seguendo la legge e le regole esattamente come Moscato. E come l’amministrazione Moscato si sono fidati del sistema dei controlli delle Prefetture che curano l’iscrizione nell’elenco white list di queste ditte. Nessuna responsabilità dei Commissari così come nessuna responsabilità di Moscato. Crolla così uno degli elementi fondanti della relazione prefettizia che portò allo scioglimento del Comune”.